Blanco che devasta il palco di Sanremo, spaccando vasi e calciando fiori a destra e a manca non era frutto di uno scatto d'ira molesto e incontrollabile, ma una sceneggiata già completamente preparata, se non altro dal cantante e dal suo entourage. Non una sclerata, come è parso, ma un modo per fare spettacolo low cost. Avrebbe preso in giro tutti, insomma.
Resta da capire se anche Amadeus, arrivato sul palco alla fine del pezzo ben poco stupito per la sclerata dell'ex calciatore, fosse al corrente della trovata, che è parsa all'Italia intera un atto di grande maleducazione, oppure se sia stata trasformata in caso proprio sul momento, viste le reazioni scomposte del pubblico in sala e di quello dei social. L'invito del conduttore: “Vieni dopo a rifare la canzone", trasformato poi in "Non ci sono le condizioni" testimonierebbe la sua buona fede (a meno che non fosse un modo già studiato per giustificare lo scempio floreale tra la scenografia), ma del resto anche Sebastiani è uomo di spettacolo navigato. Insomma, mistero sul fatto che Rai conoscesse o no il finale. Di certo Blanco (che ha riproposto anche Brividi con Mahmood) ha studiato una bravata che ha beffato Sanremo e l'Italia intera.
In conferenza stampa stamattina Amadeus precisa: «Sapevo che Blanco avrebbe dovuto fare qualcosa con i fiori, anche dare qualche calcio, forse sdraiarsi, ma poi la cosa gli è sfuggita di mano quando ha avuto problemi d'audio sul finale. È un ragazzo talentuoso, mi ha chiesto scusa, ha chiesto scusa a tutti. Non voleva mancare di rispetto a Sanremo e a nessuno, quindi non gli butterei la croce addosso».