Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. |
Devo dirlo: mi fa tenerezza. Ma una tenerezza struggente, malinconica, devastante. Vedere Silvio Berlusconi che - alla sua tenera età e con tutto il pregresso politico, giudiziario e mediatico che ha interessato la sua persona - crede davvero di poter diventare presto Presidente della Repubblica al posto di Sergio Mattarella, mi mette addosso un sapore che fatico a spiegare. Che sa più d'amaro che di rabbia.
A parte il fatto che fatico a comprendere (ma questo da sempre, persino da quando la cosa aveva un valore aggiunto indiretto anche per gli interessi aziendali del Cavaliere) come uno come lui, multimilionario, si interessi ancora ai teatrini della politica nostrana invece di spaparanzarsi con un cocktail in mano a bordo piscina in una villa su qualche isola sperduta. O su uno yacht imbottito di medici, paramedici e apparecchi medicali al posto dell'equipaggio.
Però conoscendo la tigna dell'uomo, padre e soprattutto padrone di Forza Italia (dove i suoi non sanno più come arginarlo), tutto rientra in una dimensione forse comprensibile. Dicono che per arrivare al gol gli manchino 54 voti dei Grandi Elettori. E magari già da tempo il nostro sta lavorando sottotraccia per accaparrarseli. Chi può dirlo?
Finirà in niente, ovviamente. Prevarrà il buon senso, se non prevarrà il senso dello Stato. È qualcosa che non sta né in cielo né in terra. Ma solo il fatto che noi si sia qui a parlarne, lascia intuire come siamo messi.