L'iPhone 12, uscito di recente, costava 1.200 euro. E già mi pareva fantascienza. Nei giorni scorsi è uscito il nuovo Samsung S21, che si attesta sui 1.450 (però ti danno in omaggio un paio di cazzilli, e te li fanno anche pesare). Credevo che il mercato fosse piuttosto saturo e che la crisi generale, con annessa pandemia che colpisce pesantemente ovunque nel mondo, inducesse le case a ridurre le pretese, anziché aumentarle.
Evidentemente sbagliavo, o comunque va fatto un altro ragionamento. Siccome non sono stupidi (anzi), e la politica dei prezzi è una cosa seria, credo che ormai la decisione a monte sia un'altra.
Della serie: sappiamo di avere un numero (magari neppure così ridotto) di polli fanatici che appena esce il modello nuovo se lo devono accaparrare per forza immediatamente. Questi li spremiamo come limoni imponendo il prezzo che vogliamo. Tutti gli altri aspettino mesi l'uscita di un altro modello (o due) di nuova generazione, per accaparrarsi quello "vecchio" uscito oggi quando il suo prezzo sarà "crollato". Crollato ovviamente per modo di dire. Non trovo altra spiegazione. Per quanto mi riguarda, pur essendo un vero patito di tecnologia, sono fermo all'iPhone 7, che pure pagai 800 euro e che ancora fa benissimo il suo dovere; non sento il bisogno di rincorrere telefoni che costano come uno stipendio medio. Però assisto a tutto questo con uno stupore che è sempre nuovo.