«Il prossimo anno ne compio 40, e mi piacerebbe farli col botto. Da quando mi sono separata vivo a Roma con mio figlio in zona Monteverde, in una casa che ho arredato di sana pianta in una mattina, facendo un giro all’Ikea. Sono state le nozze con me stessa. L’unico inconveniente è che stiamo sopra la ferrovia e ogni otto minuti passa un treno. Mio figlio Pierluigi è entusiasta, io un po’ meno».
Valeria Graci, milanese, attrice brillante, peperina televisiva di «Io e te», il pomeridiano di Raiuno che quest’estate ha condotto insieme con Pierluigi Diaco e Sandra Milo, del suo privato non parla mai volentieri. Tranne oggi.
Valeria, facciamo chiarezza: è fidanzata o no?
«La mia storia precedente è finita ormai da due anni, col mio ex stiamo impostando un rapporto sereno, anche se ho imparato che queste cose non sono mai semplici. E proprio quando non ci speravo più, ecco che mi sono innamorata. A quanto pare corrisposta».
«Assolutamente no. Ma non dico di più per riservatezza. E anche perché ora mi voglio giocare mediaticamente tutta la storia stile Pamela Prati-Mark Caltagirone: dirò che è un costruttore che vive in Libia, eccetera…».
Su, sia seria.
«Giuro, è una cosa recentissima. E lo dico a voi per la prima volta. Pensi che la Milo si era offerta di trovarmi il fidanzato, ma a quanto pare per fortuna sono arrivata prima io, altrimenti non so che cosa sarebbe potuto capitare».
«Succede che in Italia ormai basta aprire un account su un social e avere la connessione internet per dirsi giornalisti. Ho detto in un’intervista: “Sono una madre single che cresce un figlio e che non ha nessuno che la mantiene”. Bene, c’è chi ha preso questa frase, deformandola, per farmi dire che ero sul lastrico. E altri hanno ripreso la cosa. Incoscienti. A volte viene tanta voglia di querelare. Comunque rassicuro il mio padrone di casa: lavoro e continuerò a pagare l’affitto».
Dal 14 settembre «Io e te» diventa un appuntamento settimanale.
«Sì, è andato benissimo e ci hanno confermati per l’inverno: ogni sabato verso mezzanotte, sempre su Raiuno. Stessa formula, stesso cast. Ci saranno forse più puntate monografiche, nuovi ospiti, e potremo affrontare argomenti più hot che al pomeriggio non puoi toccare».
«Dovrebbe ripartire dal 23 settembre, ma lì siamo nelle mani della Divina Provvidenza, nella fattispecie Antonio Ricci. Mi affido a lui completamente. Visto che è di grande attualità, penso che tornerò con il fratello di Di Maio».
Quali sono le tre caratterizzazioni alle quali è più affezionata?
«Anzitutto Michelle Bonev. Piacque molto a pubblico e critica, ma non la posso più fare perché mi ha diffidata chiedendo un milione di euro. Poi la Panicucci, perché oltre a non avermi mai calcolata faceva rimuovere dai suoi social i commenti di chi diceva: “Che simpatica la Graci che ti imita!”. Chi ti osteggia dà sempre più soddisfazione. Per il motivo opposto ora mi diverto meno a fare la D’Urso: ormai è una mia complice, mi adora e mi ha dato sempre un sacco di spazio. E infine la maialina Peppa Pig, che mi ha fatta conoscere».
«All’inizio fui penalizzata dalla gestione artistica e dal non avere avuto raccomandazioni. Ma per fortuna ho sempre lavorato, a differenza di tante colleghe, da quando avevo 17 anni. Col duo Katia e Valeria ci fu la svolta. Oggi mi do da fare, vedo gente e faccio cose in attesa del famoso botto».
Che per lei significa?
«Mi realizzerei moltissimo con il cinema e un ruolo serio o brillante in una bella fiction o serie tv».
Dispiaciuta di non avere avuto raccomandazioni?
«Mannò, è una carriera senza filtri che distorcono, la mia. Ma una raccomandazione non è solo letto, divano o scrivania in cambio di… Può essere semplicemente un addetto ai lavori che ti conosce e ti segnala perché sei brava. Certo se mi conosce e poi segnala Geppi Cucciari, mi girano! Scherzo eh, sia chiaro».
(DAL SETTIMANALE OGGI - SETTEMBRE 2019)