Cesenatico. Il patriarca Raoul Casedei, padre di Mirko, con la moglie Pina. |
In questo spazio verde ogni ferragosto, tra frizzi e lazzi ma soprattutto tra lambrusco e manicaretti, si tiene il festone di compleanno del boss, che presto ne compirà 83. Questi tempi balordi ci hanno tolto parecchi frizzi e molti lazzi, ma vuoi che i Casadei non si adeguino alla loro maniera? «Siamo cinque famiglie» dice il patriarca «separate in altrettanti nuclei, all’interno dei quali ovviamente non è previsto l’uso di mascherine. Se qualcuno deve interagire con persone degli altri gruppi, spuntano sia quelle, soprattutto in zona cucina, sia il distanziamento sociale di almeno un metro, che viene sempre mantenuto. Ne ho viste di tutti i colori nella mia vita, e adesso affrontiamo anche il Coronavirus mettendo in campo quei valori che ho sempre cantato nelle mie canzoni: la famiglia, la tavola grande, la terra, il prato verde, la semplicità».
«Ci siamo sempre rialzati» prosegue Casadei «e lo faremo anche questa volta, con tutta la grinta e la passione che distingue noi bravi romagnoli. Nel mio libro “Bastava un grillo per farci sognare” parlo della guerra vista dai miei occhi di bambino. Avevo 8 anni e racconto che il giorno della liberazione ho distrutto il busto di Mussolini a colpi di badile! Poi il 68, l’arrivo del turismo, e le mie canzoni che facevano da colonna sonora delle vacanze. L’talia è rinata».
L’ultima bottà di ottimismo la dà il Capo supremo: «Sono certo» dice Casadei «che quest’estate tutti torneranno in vacanza nella nostra Romagna Capitale e gli operatori turistici saranno pronti ad accoglierli e a proteggerli. Tanti ripetono da tempo: andrà tutto bene. Io non posso che dirvi invece che andrà tutto Liscio. Credetemi».
(DAL SETTIMANALE OGGI - MAGGIO 2020)