Gli amori, si sa, vanno e vengono (anzi, «Fanno dei giri immensi e poi ritornano», per dirla con Venditti), ma la «Felicità» di cantare insieme dall’altra parte del mondo, te la vuoi negare? Certo che no.
Prendi Al Bano e Romina Power, per esempio, che con la sicurezza di due artisti che affrontano il palco da una vita, hanno appena (ri)portato le loro canzoni persino in Australia. Dove Oggi li ha seguiti passo passo.
Le foto di questo servizio sono la testimonianza di un trionfo che si è consumato sulle note di successi intramontabili. Dalla romantica «Nostalgia canaglia» a «Nel sole» (prerogativa vocale di Albano Carrisi, così all'anagrafe); dal classico per bambini «Il ballo del qua qua», a «Ci sarà», passando per «Cara terra mia» e sorvolando persino «Nel blu dipinto di blu» di Domenico Modugno. E il calore di un pubblico che non smette di adorare i nostri anche a migliaia di chilometri di distanza dall’Italia (e a 25 anni dall’ultima performance australiana insieme) si è fatto puntualmente sentire.
Al Bano e Romina si sono esibiti prima, per due sere, allo State Theatre di Sydney; poi, il 12 ottobre, davanti a quasi 4000 persone, alla Margaret Court Arena di Melbourne, dove la signora Power è entrata in scena ringraziando il pubblico, sempre prevalentemente italiano d’origine, ma sfoggiando una bandiera australiana.
Altra piccola curiosità per chi vuole sapere ogni dettaglio sulla coppia d’oro della nostra canzone: entrambi hanno soggiornato nello stesso hotel: il lussuoso Royce.
La scaletta dei concerti (quasi tre ore ciascuno, con inizio alle 19.30, come usa da queste parti) si apriva con quattro canzoni di Yari Carrisi, il figlio di Al Bano e Romina, musicista e autore, che oltre a presentare se stesso introduceva poi i genitori. Oltre alla band, c’erano due coriste. Una di queste era l’altra figlia, Romina Jr. Da sempre appassionata di recitazione e fotografia, ma che non ha sfigurato anche alle prese con il variegato repertorio di mamma e papà. «Di norma ho quattro coriste» commenta Al Bano «ma tre purtroppo hanno dato forfeit per vari motivi personali, e Romina Jr. è arrivata in supporto debuttando come cantante e cavandosela egregiamente. Questo lo dico da spettatore, non da papà».
Non sono mancati (soprattutto a Sydney) i siparietti che hanno esaltato il pubblico, come questo dialogo ammiccante: Al Bano a Romina: «Lo sai che canti bene? (risposta soave: «Anche tu»). L’anno scorso ero qui da solo e si sentiva, mancava l’altra metà del cielo, ma non hai voluto venire: pensavi che si fossero dimenticati di te?». Romina: «Non è vero che non ho voluto, ma un po’ lo temevo, sì». Chiosa Al Bano: «Gli italiani non dimenticano. Sono gli americani che dimenticano». E quando una fan li ha invitati a tornare insieme anche nella vita, non è mancata una stilettata dell’uomo di Cellino all’ex moglie: «Ma fosse stato per me non l’avrei mai lasciata, Romina: è stata lei ad andarsene…».
«Ironia e voglia di giocare in scena fra noi non sono mai mancati in questi concerti» commenta Al Bano. «Ci siamo trovati talmente bene che stiamo già pianificando una tournée con cinque date qui il prossimo anno: Brisbane, Sydney, Melbourne, Adelaide e Perth. Ora invece ritorniamo in Italia per poi ripartire fra una settimana per l’Uzbekistan. È un po’ stancante, ma non ci tiriamo indietro».
Impossibile non chiedere notizie al granitico pugliese della canzone leggera italiana dell’ipotesi di un ritorno della coppia in gara al prossimo Saremo confezionato da Amadeus, ventilato di recente: «Su questa cosa» ribatte l’interessato «si è fatta un po’ di confusione: esistono effettivamente due canzoni che giacciono in un cassetto da tempo. Un bel pezzo di Depsa scritto per me, come solista, e un altro altrettanto carino di Cristiano Malgioglio pensato per me e Romina. Nessuna delle due però è stata presentata ufficialmente al Festival. Dove io in gara fra l’altro non voglio più tornare. Al limite potrei anche presentarmi all’Ariston, ma solo se mi inviteranno fra gli ospiti d’onore».
(DAL SETTIMANALE OGGI - OTTOBRE 2019)
Prendi Al Bano e Romina Power, per esempio, che con la sicurezza di due artisti che affrontano il palco da una vita, hanno appena (ri)portato le loro canzoni persino in Australia. Dove Oggi li ha seguiti passo passo.
Al Bano e Romina si sono esibiti prima, per due sere, allo State Theatre di Sydney; poi, il 12 ottobre, davanti a quasi 4000 persone, alla Margaret Court Arena di Melbourne, dove la signora Power è entrata in scena ringraziando il pubblico, sempre prevalentemente italiano d’origine, ma sfoggiando una bandiera australiana.
La scaletta dei concerti (quasi tre ore ciascuno, con inizio alle 19.30, come usa da queste parti) si apriva con quattro canzoni di Yari Carrisi, il figlio di Al Bano e Romina, musicista e autore, che oltre a presentare se stesso introduceva poi i genitori. Oltre alla band, c’erano due coriste. Una di queste era l’altra figlia, Romina Jr. Da sempre appassionata di recitazione e fotografia, ma che non ha sfigurato anche alle prese con il variegato repertorio di mamma e papà. «Di norma ho quattro coriste» commenta Al Bano «ma tre purtroppo hanno dato forfeit per vari motivi personali, e Romina Jr. è arrivata in supporto debuttando come cantante e cavandosela egregiamente. Questo lo dico da spettatore, non da papà».
Impossibile non chiedere notizie al granitico pugliese della canzone leggera italiana dell’ipotesi di un ritorno della coppia in gara al prossimo Saremo confezionato da Amadeus, ventilato di recente: «Su questa cosa» ribatte l’interessato «si è fatta un po’ di confusione: esistono effettivamente due canzoni che giacciono in un cassetto da tempo. Un bel pezzo di Depsa scritto per me, come solista, e un altro altrettanto carino di Cristiano Malgioglio pensato per me e Romina. Nessuna delle due però è stata presentata ufficialmente al Festival. Dove io in gara fra l’altro non voglio più tornare. Al limite potrei anche presentarmi all’Ariston, ma solo se mi inviteranno fra gli ospiti d’onore».
(DAL SETTIMANALE OGGI - OTTOBRE 2019)