Alessandro Manzoni. |
Nella prima serie, intitolata “Dalle origini all’Ottocento”, obiettivo su Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Foscolo, Manzoni, Leopardi, Carducci, Verga, Pascoli. Nella seconda, “Il Novecento”, ci sono, invece, Svevo, D’Annunzio, Pirandello, Ungaretti, Gadda, Montale, Pavese, Morante, Calvino, Pasolini. In ogni puntata Camurri – insieme a un suo ospite – ripropone la trama del principale capolavoro di ciascun autore. E’ il punto di partenza per un viaggio che tocca vita, opera, poetica, lingua e stile, e fortuna di ciascuno dei grandi. Un racconto arricchito dalle letture affidate a Licia Miglietta, che ne cura in modo particolare l’interpretazione, e l’intervento di due critici, per scoprire ciò che si deve assolutamente sapere su quell’autore, ma anche per ricevere un punto di vista diverso, spunti inediti, suggestioni.
Tra i nomi: Marco Belpoliti, Alfonso Berardinelli, Piero Boitani, Lina Bolzoni, Simona Costa, Giulio Ferroni, Matteo Marchesini, Massimo Onofri, Marco Santagata. In ciascuna puntata vi sarà anche il contributo di una voce autorevole del passato, selezionata dalle Teche Rai, come Vittore Branca su Boccaccio o Natalino Sapegno su Leopardi. Per la scenografia, infine, “I grandi della Letteratura” si affida a una città italiana significativa per la vita o per l’opera dell’autore, come Bologna per Carducci, o Venezia per Foscolo, o ancora Napoli per Boccaccio; oppure a luoghi particolarmente evocativi come la Città ideale di Buzzi per Ariosto o i giardini di Bomarzo per Leopardi. Ad aprire la serie, lunedì 9 marzo, Dante Alighieri. Un “poeta plurale” lo definiscono gli autori: “L’erede di numerose tradizioni culturali, ma anche lo sperimentatore di tutte le possibilità della parola poetica e dell’invenzione letteraria.
L’intellettuale direttamente impegnato in politica, che alla crisi della politica dedica le sue profezie più sferzanti. Uno tra i maggiori poeti d’amore, ma anche il grande cantore dell’amor sacro”. In primo piano, la sua Divina Commedia e, in particolare, l’episodio di Ulisse nell’Inferno e la visione di Dio alla fine del Paradiso. A spiegare Dante, insieme a Edoardo Camurri, ci sono i critici Alfonso Berardinelli e Marco Santagata, e il filosofo Sergio Givone. Le riprese sono state effettuate a Firenze: il racconto del grande poema, in particolare, è stato ambientato nell’antico Museo della Specola.