Rocco Siffredi e Barbara D'Urso. |
«Lei, una vecchietta amica di mia madre, mi continuava a stringere, mi continuava a stringere, io mi sono alzato, non so cosa mi sia successo, l’ho tirato fuori, gliel’ho messo in bocca e sono venuto subito».
Le faccine stupite della conduttrice, a seguire, per una volta sono state assolutamente motivate.
Non ci si crede, sembra irreale, non riesco a trattenere le battute,
eppure in prima serata sulla rete ammiraglia del gruppo Mediaset è stato sdoganato il porno racconto. Che sia vero oppure no, poco importa: siamo di fronte a un'indubitabile, tragica caduta di stile. Già il fatto che si debba ricorrere a Rocco e ai suoi fardelli per fare audience (mica tanta: lo show è in crisi, si è fermato al 12,9% di share, schiacciato da Imma Tataranni su Raiuno e dalla prossima settimana cambia giorno di programmazione) la dice lunga sullo stato delle cose.
Quando poi l'argomento diventano le supposte (anche qui, attenzione: forse il nostro ne avrebbe da raccontare) pompe funebri dell'insaziabile Rocco si è oltre la frutta. Siamo all'ammazzacaffè e al limoncello.
La scorsa settimana, come sottolinea una giustamente indignatissima Selvaggia Lucarelli sulla sua pagina Facebook attaccando la D'Urso («Mi raccomando, poi la signora continui a parlare di femminismo. Uno spettacolo osceno»), ci sono state altre volgarità sessiste a «Pomeriggio 5».
D'altra parte gli ospiti mica ti cascano dal cielo: una produzione se li sceglie. E se inviti Rocco Siffredi è improbabile che venga a parlare di fusione fredda ma piuttosto di effusioni calde.