«Polvere di stelle» - Non è ora che Fabrizio Corona sparisca dal video? |
leggo che sarebbe intervenuto personalmente (e ciò le fa molto onore) per fare pulizia nel gruppo autorale dell'«Isola dei famosi» dopo le umiliazioni subite in diretta da Riccardo Fogli e perpetrate dal solito Fabrizio Corona. L'emblema del nulla che si fa arroganza, il pregiudicato che dà lezioni di morale, l'esempio da non seguire per antonomasia, che però popola trasversalmente i palinsesti della sua Mediaset. A volte ricorrono a lui persino Barbara D'Urso e Silvia Toffanin, che i suoi ascolti li fa serenamente da anni anche senza lo sgradevole additivo.
Quest'ultima tele-porcata ai danni di un 72enne indifeso ha per fortuna suscitato una memorabile ondata di sdegno, alla quale non si è sottratto (e gli fa molto onore) neppure il Giornale.
Lei è una persona intelligente, e sa che la rinascita di Canale 5 non può passare che per una strada, difficile ma non impossibile da percorrere: il ritorno alla qualità e alle idee. I mezzucci alla Corona per portare a casa due punticini in più di share (che poi magari non arrivano, come in questo caso) hanno fatto il loro tempo. È vero che la gente in definitiva mangia la minestra che le riscaldi, ma quando il trash diventa protervo e disgustoso, e il pubblico stesso storce visibilmente la bocca, forse è il caso di smettere.
Forse è il caso anzi di emettere un editto bulgaro, o qualcosa che gli somigli, che vieti alle sue maestranze di ingaggiare Corona e la sua imbarazzante cricca amical-autorale. Questa gente le fa danno, gentile Piersilvio, mi creda. Un danno d'immagine evidente. Mediaset è la prima azienda televisiva privata italiana, ha una sua nobile storia e anche una grande responsabilità editoriale. Il rischio, se non pone un freno, è che la sua identità diventi sempre più sovrapponibile a quella di gente indifendibile a tutte le latitudini. E ciò va evitato. Quindi lavorare di ramazza è stata un'ottima scelta.
Ora però faccia un passo in più: si imponga e faccia sparire per sempre i Corona's dalle sue Tv. Mi creda, fa l'interesse di un Paese intero, ma soprattutto il suo. Come diceva David Frost nella battuta forse più celebre su questo mondo: «La televisione è come la cacca: la si fa perché è necessario, però poi non bisogna fermarsi a guardarla». Era una bella boutade. Non facciamola diventare realtà.
Cordialmente.
Franco Bagnasco