Iva Zanicchi. |
Iva Zanicchi, la sento provata. Che cos’è successo?
«Un furto, ma anche una mia
distrazione imperdonabile: mi hanno rubato la Palma d’oro con la quale vinsi a
Sanremo 50 anni fa, nel 1969, con “Zingara”».
Andiamo con ordine: com’è successo?
«È tempo di Festival. Ero in
centro a Milano a fare un servizio fotografico e mi avevano chiesto di portare
quel trofeo che, dopo mezzo secolo, rievocava la mia vittoria sanremese. L’ho messo nella borsa».
E l’hanno scippata.
«No, sono arrivata sul posto, ma poi non trovavo l'indirizzo, sono scesa, mi sono guardata in giro e ho lasciato la borsa in auto con dentro il cimelio. E la portiera
aperta. Hanno portato via borsa e trofeo. Lo so, ho non mi dica niente perché
ho un diavolo per capello».
Prendi questo ladro, zingara! Per questo ha lanciato
un mini-appello sui social?
«Ovviamente quel trofeo ha un
valore economico ridicolo, ma dal punto di vista affettivo per me è
fondamentale. Sono iscritta a Instagram da quattro giorni, prima non sapevo
manco che cosa fosse. Così ho fatto un video. Altri artisti, come Antonella
Clerici, l’hanno condiviso su Twitter».
Spera di ritrovarlo?
«Mi auguro che chi l’ha preso
o qualcuno che sa, visto il valore irrisorio dell’oggetto, me lo voglia far
riavere in qualche modo».
E se le chiedessero una specie di riscatto?
«Ma è una cosa di cui non voglio neppure sentir
parlare: non voglio sottostare a ricatti. Se vorranno ridarmelo, bene.
Altrimenti, se lo tengano».