sabato 2 febbraio 2019

MARTEDI' SU RAIUNO INIZIA IL «FESTIVAL DI SALZANO» (BY CLAUDIO BAGLIONI)

La grafica di «Striscia la notizia» che evidenzia i legami sanremesi oggetto d'osservazione.
Ferdinando Salzano.
Dal 5 al 9 febbraio su Raiuno va in onda il «Festival di Salzano», come l'ha già ribattezzato qualcuno. Ma anche «Fep-stival», ironizzando sul nome dell'agenzia («Friends & Partners») del più grosso promoter italiano, Ferdinando Salzano, che è stato calcolato abbia in scuderia fra concorrenti e ospiti addirittura una ventina di artisti impegnati nella cinque giorni del Festival.
Claudio Baglioni.
Salzano, per la cronaca, è dal 2004 anche promoter di tutti i concerti live (compreso l'ultimo, «Al centro») di Claudio Baglioni, al timone dallo scorso anno come conduttore e direttore artistico dell'evento. Un legame professionale apparentemente saldissimo, dunque.

Esiste un conflitto d'interesse in tutto questo? 
Se lo sono chiesti prima un giornalista e critico musicale notoriamente indipendente, Michele Monina (qui il link), poi Dagospia, e infine «Striscia la notizia» (link), che ha messo in campo l'inviato Pinuccio e attraverso una serie di servizi sotto l'hashtag virtuale #Coincidenze (link), ha elaborato anche la grafica che si può vedere sopra, con i vari passaggi che seminano il dubbio. Da Baglioni a Salzano, passando attraverso l'affabile Veronica Corno, che coordina gli artisti di Friends and Partners, e dalla Corno alla madre Chiara Galvagni, capo struttura Rai responsabile delle risorse artistiche.
Gianni Morandi.
Una strana macedonia, insomma. E mentre (non solo) sui social molti iniziano a farsi domande, la Rai con un comunicato generico, che non mette in campo nessun nome dell'azienda (forse per non correre il rischio di ritrovarsi sotto l'uscio gli inviati del tg satirico di Antonio Ricci a fare ulteriori domande) allontana i sospetti richiamandosi alla caratura artistica di Baglioni. Peraltro mai messa in discussione. Eppure Gianni Morandi, intervistato da Valerio Staffelli, in questo video conferma di essere stato ai suoi tempi solo conduttore e non direttore artistico del Festival. Esisteva una clausola post baudiana, poi forse fatta saltare di recente, che impediva al presentatore di essere anche direttore artistico.
Antonio Ricci.

A pochi giorni dall'inizio del «Festival di Salzano»... pardon, di Sanremo, scende in campo anche Roberto D'Agostino, che interpellato da Jimmy Ghione di «Striscia» dice la sua in questo video sul conflitto d'interessi festivaliero.
Roberto D'Agostino.
A ruota gli risponde su Dagospia (qui il link) anche Lorenzo Suraci, presidente della più seguita radio italiana, Rtl 102.5, che in passato a quanto sembra - andava d'amore e d'accordo con Salzano, ma poi il feeling sarebbe finito (fra l'altro Modà e The Kolors, lanciati da lui, sono poi passati con l'altro) e di recente si è visto escludere dalla gara rivierasca due artisti, Dear Jack e Pierdavide Carone che portavano un brano di spessore, «Caramelle», sul tema della pedofilia.
Lorenzo Suraci, patron di Rtl 102.5.
Ora Suraci, ascoltato D'Agostino, comunica «Di aver dato mandato e chiesto ai miei legali di analizzare attentamente la dinamica di ciò da te razionalmente raccontato per eventualmente intraprendere la difesa dei miei interessi personali e delle società che rappresento».
Comunque vada, ho l'impressione che ne vedremo ancora delle belle.

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