«Polvere di stelle» - De Filippi sempre più dominus a Mediaset. |
Maria De Filippi è sempre più il perno attorno al quale ruota Canale 5. Dopo i flop di Adriano Celentano con «Adrian», de «La dottoressa Giò» (già ribattezzata da alcuni sul web «La dottoressa Giù», per via del crollo degli ascolti), e l'accoglienza tiepida rivolta dal pubblico sia ad Al Bano che al debutto de «L'isola dei famosi», la conduttrice-produttrice pavese, con il suo massiccio 28% di share il sabato sera contro il pur gradevole «Ora o mai più» di Raiuno aumenta il suo potere personale e consolida una leadership indiscutibile a Mediaset. Insomma, Maria ausiliatrice a tutti gli effetti.
Edoardo Vianello. |
Intervistato da Libero, Edoardo Vianello (quello de «I Watussi») spiega perché è l'unico in Italia a poter ancora utilizzare la parola «negro»: «Innanzitutto perché, quando è nata quella canzone, il termine era ancora molto usato. E poi perché cambiarla sarebbe stato più offensivo, quasi a sottolineare che quella parola era proibita. Pensi che sono state le stesse persone di colore a dirmi di continuare a usare “negro”, dato che loro non si sentono minimamente offese. Censurarla sarebbe una forma stupida di politicamente corretto».
Siria Magri. |
Il nuovo serale della convincente Barbara D'Urso, quello che da marzo dovrebbe essere il Cavallo di Troia di Silvio Berlusconi per guadagnare voti popolari in vista delle prossime Elezioni Europee, andrà in onda dagli studi Mediapason di via Colico, a Milano, dove si è appena concluso «Mai dire talk».
Il programma di Paolo Del Debbio, invece, sarà spalmato su otto settimane e come curatrice si parla di Siria Magri, la quale, dicono nei corridoi Mediaset, pare abbia una gran voglia di spodestare Claudio Brachino dal trono di direttore di Videonews.
Al Bano. |
Al Bano racconta a Libero di un nuovo, singolare progetto di fiction che gli è stato proposto: «Una produzione italo-turca, si dovrebbe intitolare "Le mie vacanze romane": è la storia di una coppia di turchi che arriva in Italia; io interpreto un grande mafioso che col tempo diventa il più umano degli umani. La parte doveva essere di Gerard Depardieu, ma poi lui ha avuto dei problemi e l’hanno offerta a me».
Ornella Vanoni. |
Botte da orbi (metaforiche) l'altra sera a «Ora o mai più», su Raiuno. Ornella Vanoni (e non solo lei) prima critica con forza «Vattene amore» (il famoso «Trottolino amoroso du-du da-da-da») di Amedeo Minghi, presente in studio l'autore paonazzo che per un po' riesce a trattenersi, poi, attribuendo il suo voto a Donatella Milani, che duettava con Scialpi, ormai molto simile alla Donna Gatto, sentenzia: «Ti do 6 perché sei vittima di quel signore lì, vestito così». Infine, il maestro Toto Cutugno contro la collega Rettore, che aveva attribuito un voto troppo basso a Barbara Cola: «Ma tu sei scema! Devi farti vedere da uno bravo». Mai più senza.