Adriano Celentano. |
Pare che all'origine del posticipo ci fossero non meglio precisati problemi di scenografia non ancora ultimata al teatro Camploy di Verona, ma è difficile da credere, su un progetto al quale si lavora ormai da tempo immemore.
È più probabile che lo scaltro Celentano stia lavorando per limare il programma sulla base dei primi feedback di stampa e dell'opinione pubblica e aumentare soprattutto l'attesa, che assieme al mistero sono gli ingredienti essenziali per creare l'auspicato «evento» tv. Insomma, basta dire poco o niente e creare suspence. E questo Adriano lo sa bene, visto che sui silenzi campa da una vita.
Ufficialmente dovrebbero essere nove settimane di messa in onda, ma si parla anche di sei (un modo per mettere le mani avanti in caso di ascolti bassi, che costringerebbero a chiudere prima?), e, al di là del corpo del varietà, resta il nodo della graphic novel di Adriano, quella che dà il titolo a tutta l'operazione. Potrebbe essere debole, stando a qualcuno che l'ha vista. Inizialmente si parlava apertamente di trasmetterla ogni settimana alla fine di tutta la parte live. Cosa che se da un lato non è carina perché fa capire che ci credi poco, dall'altro consente il pieno scorporo Auditel di questo prodotto dalla prima parte dal vivo, si immagina più forte. Ora invece gira voce che proprio per dare l'impressione di crederci sul serio verrebbe inserita a tasselli nel varietà. Aumentando notevolmente, però, il rischio zapping.
L'unica cosa certa è che dopo tutto il consueto battage pubblicitario ovviamente il 25 gennaio quella lenza di Celentano uscirà con un nuovo album che contiene classici, inediti, e i brani che fanno da colonna sonora all'operazione «Adrian».