lunedì 26 novembre 2018

SAI CHE COS'È TWITCH? * «STRISCIA» AZZANNA SIGNORINI * D'AVENA CONTRO JOVANOTTI

«Polvere di stelle» - Enzo Iacchetti contro Alfonso Signorini.
Francesco Monte al GFVip.
«Striscia la notizia» azzanna il «Grande Fratello Vip». E fa allusioni. Enzo Iacchetti«Si, certo che ho detto che è un raccomandato. Non solo Francesco Monte è super raccomandato, ma è anche il cocco dell’anziana badessa di strada che è Alfonso Signorini. Avete visto che Monte è finito direttamente in finale senza passare dal Televoto?».
Quest'anno il programma è così imbarazzante e messo male (e così disperati sono i tentativi per salvarlo) che auspico prima della fine l'intervento della protezione civile.


La schermata d'apertura di Twitch.tv
Secondo alcune recenti ricerche di mercato elvetiche (ma dal valore trasversale), fra gli adolescenti spadroneggiano Netflix per lo streaming video e Spotify per la musica. I pischelli considerano Facebook ormai un social per gente con la dentiera. Non parliamo della Tv, che è roba da Flintstones. In grande spolvero, com'è noto, Instagram e a seguire, ma distaccato, il più cervellotico Snapchat. Ottime le sorti anche di YouTube e Whatsapp; decisamente meno brillanti Twitter e Linkedin.
La novità in grandissima ascesa, invece, è Twitch.tv, piattaforma d'interazione per giochi on-line. Quanti di voi la conoscevano già?


Diego Luna, protagonista di «Narcos - Mexico».
Spiace notare, su Sky Atlantic, la fine ingloriosa di «The House of Cards». Una serie che ha dato tanto, ridotta a noiosa macchietta. Per fortuna solo otto episodi che non stavano in piedi e nei quali (si notava benissimo) nessuno credeva. Basta vincere la diffidenza, invece, per dare un'occhiata senza pentimento su Netflix a «Narcos - Mexico». Quando c'era lui (Pablo Escobar, non il Duce) era un'altra cosa, ma i meccanismi sono gli stessi e il piacere dell'intrattenimento resta.


Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti.
Intervistata da Libero per il nuovo album «Duets Forever» (le sue canzoncine per bambini ricantate con 16 artisti italiani di fama), Cristina D'Avena spara a palline incatenate contro Jovanotti, che l'ha snobbata, a quanto sembra, pervicacemente: 
«Più che il no» dice D'Avena «è il silenzio incomprensibile del mio mito, Jovanotti, che ho cercato di contattare in tutti i modi possibili: gli ho scritto mail, mandato messaggi attraverso la radio, l’ho fatto contattare dagli addetti ai lavori, sono andata ai suoi concerti e ho cercato di avvicinarlo nei camerini: non un riscontro».
Lorenzo, dai, d'accordo la democristianità cosmica, ma almeno il coraggio delle proprie azioni: un no in faccia a lady Oscar potevi anche dirlo.


Licia Colò.
Un'altra che ha accusato il colpo per non essere stata minimamente "calcolata" (da Matteo Renzi; a proposito, il suo documentario «Firenze secondo me» andrà sul Nove dal 15 dicembre) è Licia Colò. Tornata in Rai dopo l'esilio, su La Verità si toglie qualche sassolino dalle scarpe da trekking: sostiene di non sapere niente del direttore che l'aveva silurata, e a proposito del senatore Pd: «Renzi non mi ha mai risposto, neppure tramite il suo staff con un banale: "Grazie, le faremo sapere", oppure "Non siamo interessati". Non lo dico per orgoglio ferito, ma per educazione. Le persone si giudicano dai dettagli, la forma è sostanza».


Il giornalista Paolo Celata.
Adoro Paolo Celata del TgLa7 perché sembra sempre che gli manchino solo un paio di piccolissimi spunti per fare il salto di qualità e diventare Luca Giurato.

Questi tempi confusi nuocciono gravemente al cinema di Carlo Verone, che al Giornale spiega. «Quando facevo le mie macchiette, da Leo Nuvolone ad Armando Feroci, studiavo tic e manie. Nessuno aveva i tatuaggi che oggi hanno tutti o un taglio di capelli estremo. Troppe cose sono identiche, e non riesci a creare il personaggio. Ora si parla meno, si digita di più, e sono tutti incazzati. Pensavo che dopo la Seconda Guerra mondiale avremmo vissuto in pace. Invece c'è questo Medioevo senza fine».


Eros Ramazzotti.
Ma chi ha avuto l'idea (che brilla per il suo coté innovativo, decisamente proiettato nel futuro) di far presentare il nuovo album di Eros Ramazzotti, «Vita ce n'è», a Pippo Baudo
Per lanciare il primo singolo suggerirei di verificare quanto prima la disponibilità di Memo Remigi.


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