lunedì 5 novembre 2018

LA D'URSO E I MORTI VIVENTI * LAURA PAUSINI DENTRO O FUORI? * SCAMARCIO E LA CASTA MINORE

«Polvere di stelle» - Barbara D'Urso è nel pieno filone morti viventi.
Come rileva Alessandra Menzani su Libero, dopo il filone Vip sul lastrico Barbara D'Urso nelle sue maratone televisive («Pomeriggio Cinque», «Domenica Live») si sta specializzando nel ramo Vip che parlano con i loro cari defunti. Ha già ospitato la figlia di Little Tony, Dalila Di Lazzaro e Franco Gatti, ex dei Ricchi e Poveri. Barbarella così prova a guadagnare terreno sulla «Domenica in» di Mara Venier
Ma sull'altare degli ascolti ancora tanto sangue (famoso, ovviamente) deve essere versato: Vip sopravvissuti a un grave incidente, per esempio, non lo facciamo?


Flavio Briatore.
Flavio Briatore sta per vendere il Billionaire a Louis Vuitton. Così, se tiri l'alba, le borse sotto gli occhi ti vengono griffate.

Renato Pozzetto torna a teatro a 78 anni con uno spettacolo intitolato
Renato Pozzetto.
«Compatibilmente», e ne approfitta per dare platealmente del «pirla» a Pippo Baudo che, nel 2008 non accettò a Sanremo «Finché c'è la salute», pezzo composto da Enzo Jannacci che lui e Cochi Ponzoni avrebbero voluto portare al Festival.



Riccardo Scamarcio.
Riccardo Scamarcio sta girando tra Foggia, Milano e Mede Lomellina «Lo spietato». È la storia vera di un malavitoso, braccio armato dei Morabito, potente famiglia calabrese degli Anni 80-90. Nel cast c'è anche Marie-Ange Casta, top model di 27 anni sorella della più nota Laetitia.


Laura Pausini.
Alla presentazione stampa del nuovo singolo e del tour di Raf e Umberto Tozzi l'argomento caldo, nel pissi pissi fra addetti ai lavori, era Laura Pausini. Si sono davvero raffreddati, come si mormora da un po', i rapporti con il suo ufficio stampa, Goigest di Dalia Gaberscik? La cantante sta davvero per andarsene? Urge chiarimento con comunicato ufficiale. Ma basterebbe anche un tweet.


I protagonisti di «Succession».
Su Sky parte bene (astrusi e fastidiosi movimenti di macchina a parte) «Succession», nuova serie tv Hbo che racconta la storia di quattro fratelli in lotta per la successione all'impero del padre, finito morente su un letto d'ospedale. La figlia del magnate riceve intanto dal fidanzato, in corsia, una consolatoria proposta di matrimonio con tanto di anello. Lei rimanda le nozze con una cinica battuta cult: «No, non ora, non mi sembra il caso... Insomma, se ti muore il cane non vengo a farti un pompino». E vai col politicamente corretto!


Andrew Lincoln nei panni di Rick Grimes.
Rick Grimes (Andrew Lincoln) esce dall'ormai inguardabile «The Walking Dead»
La stagione finale di «The house of Cards», orfana di Kevin Spacey, è partita moscia. Debole il copione e Robin Wright sembra spaesata: funzionava bene, ma in coppia col marito. Sulla nuova, spettrale «Midnight, Texas» di Sky per ora preferisco non esprimermi. 


«La pupa e il secchione».
Nel 2019 su Italia 1 dovrebbe tornare «La pupa e il secchione». Ma per gli spettatori sarà sufficiente un secchio.

Ma siamo proprio sicuri che il passaggio a Raiuno abbia fatto così bene a Fabio Fazio? Siamo sicuri che ci sia armonia all'interno del gruppo autorale del programma? Siamo sicuri che il
Fabio Fazio.
conduttore, ringalluzzito per la promozione (un po' meno per gli ascolti) non abbia deluso qualche amico strada facendo? Bisognerebbe provare a domandarlo a un suo storico collaboratore, Pietro Galeotti.


Piero Chiambretti.
Aldo Grasso sul Corriere bastona senza pietà Piero Chiambretti e il suo «#CR4 - La Repubblica delle donne»
1) «Ormai sa fare un solo tipo di televisione. Tanto vecchia da affondare le sue radici nel circo equestre»
2) «Chiambretti sa solo mostrare se stesso e la sua sfibrata compagnia di giro: Alfonso Signorini, Cristiano Malgioglio vestito da geisha, Amanda Lear...»
3) «Il coacervo di pezzi disparati e disperati sommerge anche il povero Chiambretti, cui manca totalmente il physique du rôle del conduttore. E poi, non ci vuole molto a capire che il programma è totalmente estraneo alla nuova linea editoriale della rete». Urca, che botta.


Ghali Amdouni.
Cresciuto a Baggio, di origini tunisine, 25 anni, Ghali Amdouni fa trap, ha un solo album all'attivo eppure riempie i palazzetti dove si esibisce. Il suo pezzo di punta, «Cara Italia», ha 100 milioni di views su Youtube. Coi soldi fatti sinora ha comprato una villetta per mamma.
Intanto, per lanciare il nuovo album «Playlist», Salmo sbarca con un suo canale su Pornhub. Il nuovo rap ce l'ha duro.


Alfredo Cerruti (al centro).
Alfredo Cerruti, l'ultimo degli Squallor, racconta al quotidiano La Verità di uno scherzo che fece a Red Canzian dei Pooh negli anni in cui era il vero e potentissimo direttore artistico deus-ex-machina della discografia italiana: «Gli telefonai» dice «e gli chiesi che tipo di rutti facesse; lo feci venire in studio, lo misi davanti al microfono e gli intimai: rutta. Ne fece una serie, era bravissimo».


Pietro Valsecchi.
Il produttore Pietro Valsecchi lascia l'Italia e va in Francia, a fare i remake di «Perfetti sconosciuti» e «Quo vado» di Checco Zalone. «Da noi» spiega «non ci sono registi all'altezza del mercato». 
E spesso manco film all'altezza degli spettatori, mi permetto di aggiungere io.

Non ho ancora ben capito se col passare del tempo Zucchero tenda a somigliare sempre più a Umberto Smaila, o viceversa.

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