Heather Parisi contro gli «odiatori» dei social. |
Sul suo blog la ballerina lanciata da «Fantastico», reduce da un ritorno (non felice) su Raiuno con Lorella Cuccarini, stavolta usa la mazza contro chi la attacca sui social, dov'è presente da qualche tempo. Non sono pochi gli artisti che hanno problemi a rapportarsi con le critiche (a volte pesanti, gratuite e coperte dall'anonimato) che piovono dal web. E non per tutti il problema è quello di volere il consenso a tutti i costi.
La ricetta di Heather? «Li cancello e li blocco».
Ecco a seguire una parte dello sfogo, postato dalla Parisi in inglese. A dimostrazione di voler parlare a una platea planetaria e non necessariamente all'Italia. Il Paese dov'è indubbiamente più nota.
«Per una come me, estremamente gelosa della sua "vita privata", non era una missione facile abdicare alla totale privacy. Per molti artisti famosi (dovrei dire Artists of Show Business, o anche "Old School"?), essere nel mondo dei "Social" significa utilizzarlo per promuovere il lavoro e un tassello inestimabile nella creazione dell'immagine e della personalità di un personaggio. Molti sono gestiti da agenzie creative e, senza giri di parole, rimane poco spazio all'improvvisazione e alla spontaneità. Tutto ha uno scopo preciso, dal contatto, sentimenti, pathos e indignazione.
Ho sempre gestito personalmente il mio profilo Instagram (così come il mio blog e Twitter), e mi sono limitata a riversare tutta la mia vita, in certi casi in modo ripetitivo, ma immancabilmente sincero.
Sono consapevole che la scelta di condividere determinati momenti della propria vita porta inevitabili conseguenze e al giudizio senza sosta. Ne sono consapevole, e ho imparato ad accettarlo.
Ciò che NON ho imparato ad accettare, è la malizia gratuita e non richiesta, il riscatto sociale simile a veleno ... La morale e la curiosità morbosa.
L'idea che la presenza nel mondo "Social" implichi la coerente necessità di essere responsabile di tutti i fatti delle nostre vite personali e che dobbiamo accettare offese abusive AD PERSONAM, non è solo una violenza inconcepibile e scioccante, ma anche priva di qualsiasi onestà intellettuale.
Ci sono persone che indirizzano la loro insoddisfazione, la loro frustrazione, le loro vite disastrose, verso commenti fradici, con odio e invidia, nella speranza di vomitare altrove un po' della loro infelicità. Ahimè, per loro, il destino delle loro vite non è destinato a cambiare in virtù di quel commento.
E io cosa faccio? Li cancello e li blocco».