martedì 17 luglio 2018

SELVAGGIA LUCARELLI: «I MIEI 'CASI UMANI' SONO NATI DALL'INCAPACITA' DI STARE DA SOLA»

Selvaggia Lucarelli.
Mentre il suo libro, «Casi umani» (Rizzoli), scala le classifiche, quel sacripante di Selvaggia Lucarelli perfeziona il piano ferie estive presentandolo su e giù per l'Italia (è stata di recente anche a Favignana, nelle Egadi), nel segno dell'ottimizzazione. 
Oggi alle 19 sarà alla libreria Feltrinelli di Milano, in Piazza Piemonte, insieme con Luca Bottura e il fidanzato Lorenzo Biagiarelli. Domani a Roma, alla Feltrinelli di via Tomacelli, con il direttore del Fatto quotidiano Marco Travaglio
Ho  chiesto a Selvaggia di spiegare chi fossero i suoi casi umani, ovvero gli uomini sbagliati finiti sul suo cammino.

«I “miei” casi umani» dice Lucarelli «sono uomini incontrati in un lungo periodo di incapacità di stare da sola che mi ha portata ad aggrapparmi alla speranza che ogni volta fosse quello giusto. Cercavo sempre “il buono” in personaggi indecenti, non vedevo limiti macroscopici, talvolta perfino tragicomici. Per dire, prima di capire che il tizio si presentava ogni sera da me con scatoloni di roba nuova e senza senso (da friggitrici a Xbox) probabilmente mi portava in casa merce rubata ho impiegato mesi... Io lo credevo generoso».

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