Claudio Baglioni (conduttore-organizzatore del prossimo Festival di Sanremo) insieme con il giornalista Vincenzo Mollica |
Comunque sia, se fosse, sono sicuro che lui (perdonate l'apologetico volo pindarico) la definirebbe così: «Mi accingo a entrare, fra lustrini e paillettes, in uno straordinario periodo della mia vita che cercherò di trascorrere e raccontare con inusitata levità. Non avrei mai immaginato che il collocamento in quiescenza potesse risvegliare in me tanti e sopiti ardori, e che la generosa mamma Rai potesse essere così benevola nei miei confronti, corrispondendomi persino tutti gli emolumenti di fine rapporto ai quali pure avevo diritto, ma che oggidì non possono sempre essere dati per scontati. Nel corso della mia carriera ho cercato di interfacciarmi con i grandi (a volte immensi, a volte indimenticabili, a volte irripetibili, comunque l'avrete intuito: mai scarsi) artisti che ho incontrato con un approccio sempre sobrio, che sarà parso ad alcuni amichevole, ma mai troppo sbilanciato. Proprio perché decantarne la grandezza era mio compito e piacere assoluto. Ora inizia un nuovo, luminoso percorso, che affronterò con altrettanta sobrietà, ringraziando già da ora l'immarcescibile Inpgi, l'Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani, per la sua munifica e comprovata lungimiranza. Sempre vostro, Vincenzo Mollica».