Alessio Creatura con il suo «Neanche la metropolitana» |
La cover del singolo di Creatura. |
Classe 1977, di origine abruzzese, Creatura è una delle promettenti nuove leve del cantautorato nostrano. Fa anche cover, gira l'Italia con una band di qualità (mi è capitato di ascoltarlo al Memo Music Club di Milano) mettendo in circolo la passione per quello che fa. Con semplicità e fuori dai giochetti di potere che spesso facilitano l'esposizione nel mondo musicale. È più difficile arrivare, ma vuoi mettere la soddisfazione?
«Neanche la metropolitana», che segue due album («Non ho più pace», del 2011, e «Che ci amino gli altri», cinque anni dopo) non è un pezzo da primo ascolto. Non bisogna aspettarsi il refrain furbetto, la «poviata» commerciale, visto che oltretutto il tema è sociale. È sofferto e va masticato un po'. Magari mentre nella nostra vita camminiamo (forse è il modo migliore) dal punto A al punto B per raggiungere un obiettivo. Che nel caso di Alessio - sempre che lo desideri - potrebbe essere quello di Sanremo.
Alessio Creatura classe ’77, di origine
abruzzese, fin da subito abbraccia l’arte in tutte le sue varie espressioni. Da
piccolo infatti, recita, dipinge, studia batteria, in seguito asseconda la
passione per il canto e studia da autodidatta la chitarra e il pianoforte.
Trasferitosi a Ravenna per gli studi universitari, si laurea in Conservazione
dei Beni Culturali, non abbondando mai la musica. Tra tutte le espressioni
artistiche tuttavia, è la “canzone” che Alessio avverte come necessità dell’anima,
di cui scrive parole e musica, ritenendola il più potente mezzo di trasmissione
delle emozioni.
Risale al 2011 la pubblicazione del primo
album di inediti dal titolo “NON HO PIÙ
PACE”, in cui il filo conduttore è
quello dell'inquietudine, legato all'incertezza di un futuro migliore. Segue, nell’anno 2016 quella del
secondo album, dal titolo “CHE CI AMINO
GLI ALTRI” intimo, riflessivo, di sincera
narrazione dei propri stati d’animo, delle proprie paure e fragilità. All’interno
dei due album si alternano ballate suggestive e malinconiche a brani dalle
sonorità rock e trascinanti.
Tanti i contributi musicali presenti
nella produzione artistica di Alessio. Nel primo album, le chitarre sono di
Andrea Morelli (musicista storico di Cesare Cremonini); nel secondo album
invece, ritroviamo nel brano “Che ci amino gli altri”, la toccante fisarmonica
di Massimo Tagliata, musicista di notevole versatilità con all’attivo numerose
collaborazioni artistiche (sua la fisarmonica nel brano “Sognami” di Biagio
Antonacci); nel brano “Non sono più lo stesso”, l’hammond del grande Pippo
Guarnera (suo l’organo nei dischi di Ligabue, Nannini, Stadio, Timoria, solo
per citarne alcuni). Ai cori, l’inconfondibile voce di Manuela Cortesi, una
delle voci più calde del panorama musicale italiano, nota al pubblico per
essere una delle coriste italiane che ha accompagnato artisti quali, Adriano
Celentano, Eros Ramazzotti, Laura Pausini fino ad arrivare ai grandissimi Lucio
Dalla e Francesco De Gregori. Tra le collaborazioni musicali da menzionare anche
quella con Max Corona, chitarrista di grande tecnica e di spiccata personalità
artistica (vanta collaborazioni con
artisti del calibro di Lucio Dalla, Max Gazzè, Gianni Morandi, Sylvie Vartan,
Nek, Francesco Renga, Loredana Bertè, Emma e tanti altri); con il talentuoso violinista e polistrumentista
Federico Mecozzi, scoperto dal maestro Ludovico Einaudi; con i batteristi Tommy
Graziani, figlio del grande cantautore Ivan Graziani, Fabio Sartoni e Dario Ciccioni
( attualmente endorser dei marchi Vic Firth, Paiste, Evans, Shure e Glory Bound
Ink) e tanti altri.
La pubblicazione dei due album ha
regalato ad Alessio grandi soddisfazioni professionali, tra le quali,
l’apertura di concerti di grandi artisti quali: Roberto Vecchioni; Riccardo
Fogli e i Nomadi. Nell’anno 2012, Alessio è giunto tra i finalisti del “Premio
Lunezia”, premio che viene assegnato ogni anno, dall’anno 1997, al “Valore
musical letterario della canzone italiana” con il brano “Non ho più pace”,
calcando successivamente il medesimo palco, in qualità di ospite con i brani
“Scarti d’umore” e “Che ci amino gli altri”. Da segnalare anche la
partecipazione a ben tre edizioni del “Festival Show”, al premio musicale “Musicacontrocorrente”, alla rassegna della
autoproduzioni indipendenti “Targhe d’Autore Giorgio Calabrese 2016” e a ben
tre edizioni del “FestivalpubItalia”, manifestazione dedicata alla migliore
musica inedita dal vivo. Tra le collaborazioni artistiche di Alessio, una
menzione particolare merita quella con Massimo Luca (storico chitarrista di
Lucio Battisti, Mina, Paolo Conte e produttore artistico, tra gli altri di
Gianluca Grignani); con il “percussautore” Tony Cercola (percussionista di Pino
Daniele, Edoardo Bennato, Enzo Gragnaniello e tanti altri), con il noto cantautore
Goran Kuzminac, con
A circa un anno di distanza dall’uscita
del secondo album, il cantautore ha pubblicato il singolo dal titolo “Neanche la metropolitana”, in cui affronta, accarezzandola, la
tematica delle difficoltà delle persone di relazionarsi in un periodo
caratterizzato da grandi pericoli, come quello degli attentati. Il brano è
accompagnato da uno splendido video, interamente girato all’interno di un bus
urbano, luogo di incontro, di conoscenza, di contaminazioni culturali
reciproche, nonché di condivisione di idee e destini.