Matteo Salvini e il Ponte della Becca (Pavia). |
le offro su un piatto d'argento l'occasione per fare un figurone sul piano politico. Di questi tempi, non è poca cosa.
Volevo suggerirle, dal momento che Lei è l'indiscusso leader della Lega Nord, e quindi al Nord dovrebbe tenere più di chiunque altro, di prendere a cuore (sul serio) il rifacimento del Ponte della Becca, in provincia di Pavia, fra i comuni di Linarolo e Mezzanino.
Come probabilmente saprà, il ponte fu costruito nel lontano 1910 nel punto di confluenza fra Po e Ticino, fiumi cari anche alla mitologia leghista. Ha una storia gloriosa, è una costruzione persino suggestiva, a modo suo, ma ormai è ridotto a un ammasso di pericolosa ferraglia. Spesso viene chiuso, ogni tanto un pilone cede, si va avanti a salvataggi. Insomma, è una situazione di degrado non più sostenibile. Vogliamo arrivare al disastro?
So che il vostro capogruppo in Senato, Centinaio, se ne era già occupato ben tre anni fa. Pare fossero stati stanziati e poi bloccati 35 milioni di euro per costruire lì accanto un nuovo ponte, ma poi tutto finì in niente. Serve una mano forte, un uomo d'immagine.
Visto che Lei giustamente va un po' dappertutto, Salvini, percorra personalmente a piedi quel ponte, ci metta la faccia, prometta (e mantenga) un nuovo Ponte della Becca, simbolo forte del Nord che rinasce. Servono fatti. Lo dico da pavese (quindi direttamente interessato al problema), ma anche da italiano.
Faccia diventare il nuovo Ponte della Becca un simbolo per il Nord come è stato negli anni per il Sud il Ponte sullo Stretto di Messina. Quello, una fugace promessa ad effetto mai mantenuta. Questo, una promessa da mantenere. Perché è giusto così e perché ormai non si può più perdere tempo. La sua immagine politica se ne gioverebbe senza eguali. Anche perché se sul progetto dovesse mettere il cappello Silvio Berlusconi, appena rilanciatosi nell'agone politico, finirebbe per portarle via un sacco di preziosi voti. E poi come vi mettereste d'accordo sulla leadership del Centrodestra? Io la darei a chi ci fa il ponte.