L'anguria, il frutto dell'estate |
Sulla statale appena fuori Milano, sulla sinistra, dirigendosi verso Pavia, più o meno all'altezza di Rozzano, c'è la storica maxi bancarella di un ciliegiaio-anguriaio che guardo sempre con la brama antica del vampiro che intravede un succulento collo libero.
L'altro giorno il ben di Dio intrigava particolarmente, mi sono fermato e ho chiesto il prezzo: «Un euro al chilo l'anguria intera, un euro e mezzo quella tagliata», dice il tipo. In pratica, si pagano cinquanta centesimi in più per ridurre i rischi. Se la porti via intera puoi arrivare a casa e trovare la fregatura. Se ne prendi due mezze già tagliate, le vedi dentro e vai più sul sicuro. Mi sembrava tutto molto caro, quindi ci siamo accordati per due metà già tagliate pagate un euro al chilo. Cosa più onesta. Giusto per dire quali sono le nuove frontiere del commercio, bellezza. Finirò col comprare su Amazon anche l'anguria. Tra l'altro con Prime nelle grandi città consegnano in giornata.