martedì 23 agosto 2016

I PRIMI SQUALLOR, UNA FOTO IMPERDIBILE PER I FAN

Questa, pur nella sua ruspante qualità (Alfredo Cerruti avrebbe trovato di certo parole meno eleganti, che in questo momento cerco di immaginare) è una foto che farà sbrodolare noi fans irriducibili degli Squallor, la leggendaria formazione trash canzonettara formatasi nel 1969 e attiva discograficamente sino al '94, con titoli uno più evocativo dell'altro. Soprattutto quelli degli album.
Da sinistra, a una festa, ecco Giancarlo Bigazzi, il maestro Totò Savio, Elio Gariboldi, che lasciò il gruppo nel 1974, e il già citato Cerruti, già compagno di Mina e noto anche come voce delle volanti 1 e 2 dell'«Indietro tutta» di Renzo Arbore.

La foto, mostrata nello speciale di Retequattro dedicato a Bigazzi e pescata dall'archivio della vedova Gianna Albini, è rappresentativa sia perché in rete ne circola già soltanto un esemplare troncato, sia perché mostra il ben poco esposto Gariboldi, sparito subito di scena. Al suo posto, nell'immaginario comune, dovrebbe trovarsi un altro grande, Daniele Pace, rimasto sino alla sua morte, nell'85.

Squallor sempre e per sempre (lo dico in modo sfacciatamente partigiano), perché quando sei un po' giù ti chiudi in auto e metti sul cd «'O tiempo se ne va», «Cornutone», «Chi cazz' mo' fa fa», «O ricuttaro 'nnammurato» e un bel po' di altre perle da cantare a squarciagola, il mondo cambia subito faccia. E prospettiva. E colori.

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