Milano. Per la fortunata serie: I grandi misteri italiani, questo è ciò che resta del «Mercato metropolitano», o «Mercato di Porta Genova»; il più grande successo commerciale dello scorso anno in città: primavera, estate, autunno e parte dell'inverno con un pieno di pubblico e clienti al di là di ogni previsione. 15.000 metri quadrati di spazio espositivo ricavati riadattando in modo molto semplice e ben poco dispendioso un vecchio capannone affittato dalle ferrovie e il grande cortile adiacente, dove sino all'anno precedente si teneva il mercatino di Sinigaglia.
Il tutto per vendere cibo di strada, pane, birra, vino, pesce, carni, piatti della tradizione regionale. Tutto da gustare al volo e in semplicità su vecchi bancali colorati, sedie improvvisate, tavoli da birreria. C'era persino un cinema all'aperto. Un successo senza precedenti, come evidente dalle file interminabili e come confermavano gli stessi operatori, mai con un secondo libero. Tanto che la cosa aveva creato problemi di concorrenza a molti locali sui Navigli. A gennaio chiude, e il Mercato metropolitano dà l'appuntamento a tutti ad aprile per una nuova annata. Ad aprile un trafiletto in cronaca informa che il Mercato non riaprirà: almeno un milione di euro di debiti, creditori alla porta, pignoramento e sigilli. Come si spiega tutto ciò? Com'è possibile che un mostruoso successo commerciale realizzato con pochi mezzi si trasformi in debiti e chiusura? Com'è possibile che in questo Paese persino i trionfi vadano a ramengo?
Il tutto per vendere cibo di strada, pane, birra, vino, pesce, carni, piatti della tradizione regionale. Tutto da gustare al volo e in semplicità su vecchi bancali colorati, sedie improvvisate, tavoli da birreria. C'era persino un cinema all'aperto. Un successo senza precedenti, come evidente dalle file interminabili e come confermavano gli stessi operatori, mai con un secondo libero. Tanto che la cosa aveva creato problemi di concorrenza a molti locali sui Navigli. A gennaio chiude, e il Mercato metropolitano dà l'appuntamento a tutti ad aprile per una nuova annata. Ad aprile un trafiletto in cronaca informa che il Mercato non riaprirà: almeno un milione di euro di debiti, creditori alla porta, pignoramento e sigilli. Come si spiega tutto ciò? Com'è possibile che un mostruoso successo commerciale realizzato con pochi mezzi si trasformi in debiti e chiusura? Com'è possibile che in questo Paese persino i trionfi vadano a ramengo?