Peccato che non ci sia più un Alberto Sordi (dei bei tempi, non l'ultimo) o un Vittorio Gassman, e neanche Dino Risi, Mario Monicelli o persino Luciano Salce, per raccontare in un film la storia e la vita dell'ex Capitano Francesco Schettino. Il punito sempre impunito, una grande figura tutta italiana. Quello che fa naufragare una nave, la Costa Concordia, ammazzando 32 persone, ma alla fine la fa (quasi) sempre franca e magari gli va anche di lusso: tiene conferenze, fa ospitate in tv e alla fine lo chiamano (perché prima o poi, vedrete, succederà) anche a «L'isola dei famosi». Dove uno così fa sempre comodo.
L'Italia è il Paese degli impuniti. In tanti, troppi contesti. E più ne combini, più fai il furbo, più la passi liscia. Bisognerebbe sforzarsi di iniziare a invertire la tendenza, il modo di pensare. A non lasciar correre e portare avanti qualche battaglia di principio. Questo è un Paese dall'indignazione facile che poi, per pigrizia, paura o cialtroneria, dimentica troppo presto. E la memoria è importante.