
Ciò che fa la differenza, semmai, è il modo di farla, quella benedetta intervista. Non puoi essere accondiscendente o servo, e non devi risparmiare nessuna domanda scomoda. Chi hai di fronte ti deve percepire come un gattino piacevolmente aggrappato agli zebedei. Se ti viene chiesto di promuovere un libro (perché la promozione è la condizione necessaria per avere il tuo ospite) devi farla in modo non sfacciato. Una passata e via. Poi incalzare di domande e ancora domande. Se «Bruneo» ha colpe, sono semmai quelle di essere spesso un po' troppo compiaciuto/rilassato con l'intervistato più o meno scomodo di turno. Non puoi fare l'intervista al figlio del boss come se stessi facendo la puntata post Sanremo con ospiti quelli de Il Volo. Altrimenti da paladino del diritto di cronaca, diventi il dritto della cronaca. Che è un'altra cosa.