Come riferisce Affaritaliani, le prime tre persone che, abitando a Milano, compreranno oggi il pacchetto «Autentici sapori di Puglia» su Amazon Prime Now, si vedranno consegnare i prodotti domani fra le 10 e le 12 da un drone un po' speciale: Al Bano in persona. Oli, sottoli e vino delle Tenute Carrisi di Cellino San Marco recapitati dalle mani calloso/operose dell'ugola d'oro del Sud. E chissà che, oltre a qualche selfie, non ci scappi anche una cantatina. Due note di «Felicità» o «Nel sole» del resto non si negano a nessuno.
Sono amico di Al Bano da parecchio tempo, e dire che è un genio è poco. Della canzone ma anche del marketing, della promozione. Lo amo poi incondizionatamente da quando, due anni fa, ha accettato di cantare per la mia band, i Beagles, la parodia in dialetto pavese di «My Way», ovvero «Mai bei (la tèrsa gamba)». Vederlo per tre ore indaffarato in sala di registrazione per portare a termine un'opera foneticamente monumentale, è stata una cosa che non dimenticherò mai. Quando avrà cantato per Golferenzo, piccolo comune che gli ha dato la cittadinanza onoraria per il suo impegno nella diffusione della cultura oltrepadana, avrà completato l'opera.
Restando sempre sul mondo agricolo spinto, perché quello è da sempre il suo retroterra, ora il nostro valorizza la propria azienda puntando sulla virile viralità di un porta a porta un po' speciale. In versione 2.0. Riuscendo ancora una volta a far parlare, anche senza Romina Power e le loro imprese sul fronte sovietico.
Non so se nel pacchettone di delicatezze, oltre al Don Carmelo (il nome del papà di Al) ci sia anche il Platone, un altro rosso corposo, molto buono, che mi fece assaggiare nelle sue cantine.
In ogni caso, quando fa questi esperimenti, il buon Al come fai a non amarlo?
Sono amico di Al Bano da parecchio tempo, e dire che è un genio è poco. Della canzone ma anche del marketing, della promozione. Lo amo poi incondizionatamente da quando, due anni fa, ha accettato di cantare per la mia band, i Beagles, la parodia in dialetto pavese di «My Way», ovvero «Mai bei (la tèrsa gamba)». Vederlo per tre ore indaffarato in sala di registrazione per portare a termine un'opera foneticamente monumentale, è stata una cosa che non dimenticherò mai. Quando avrà cantato per Golferenzo, piccolo comune che gli ha dato la cittadinanza onoraria per il suo impegno nella diffusione della cultura oltrepadana, avrà completato l'opera.
Restando sempre sul mondo agricolo spinto, perché quello è da sempre il suo retroterra, ora il nostro valorizza la propria azienda puntando sulla virile viralità di un porta a porta un po' speciale. In versione 2.0. Riuscendo ancora una volta a far parlare, anche senza Romina Power e le loro imprese sul fronte sovietico.
Non so se nel pacchettone di delicatezze, oltre al Don Carmelo (il nome del papà di Al) ci sia anche il Platone, un altro rosso corposo, molto buono, che mi fece assaggiare nelle sue cantine.
In ogni caso, quando fa questi esperimenti, il buon Al come fai a non amarlo?