L'ufficio stampa di «Expo 2015» è quella cosa che quando ti serve, non c'è. Quasi mai.
Poco prima dell'inizio della manifestazione, sul sito ufficiale, nell'apposita pagina, (http://www.expo2015.org/it/ufficio-stampa), risultavano i nomi di quattro incaricati (due per l'Italia, due per il resto del mondo), un'e-mail generica e i numeri dei rispettivi telefoni cellulari. Sembrava quasi una cosa seria.
Provai più e più volte a contattarli, tutti, ma senza alcuna risposta. E come me molti colleghi di svariate testate con i quali ho avuto modo di parlare.
Ho avuto qualche tardivo supporto via posta elettronica solo per la gestione (piuttosto confusionaria), della pratica di accredito.
Nel frattempo ho visitato Expo, mi sono fatto un'idea, ho portato a casa informazioni direttamente, ma mi serviva ancora l'ausilio dell'ufficio stampa per avere altri contatti o notizie che solo un ufficio stampa mi poteva dare.
Torno sulla pagina del sito, trovo ancora (come si può notare) i quattro nomi, ma un solo numero di telefono fisso e una sola generica e-mail. Scrivo a quella e-mail chiedendo le mie informazioni, ma i giorni passano senza che nessuno risponda. Chiamo allora il numero e l'interlocutrice è una ragazza al centralino di Expo che dice, riporto testualmente: «Qui è il centralino: lo so, sulla pagina dell'ufficio stampa prima c'erano i numeri di cellulare degli addetti, ma poi sono stati tolti perché erano subissati di telefonate. L'unica cosa che posso fare è darle le mail dei due responsabili per l'Italia. Provi scrivendo lì, altrimenti non so proprio come aiutarla».
Ho provato scrivendo lì, ma nessuno mi ha risposto, nonostante avessi sottolineato il carattere di urgenza della richiesta e le poche domande alle quali dovevano fornire una risposta.
Come direbbero gli americani, «Thanks to the Dick!». Organizzi una manifestazione di rilevanza planetaria come un'Esposizione Universale, con visitatori e giornalisti da ogni parte del globo, e non ti aspetti di essere «subissato dalle telefonate»? Non solo, non ti attrezzi neppure a partenza avvenuta da quasi due mesi per risolvere il problema aumentando l'organico?
A questo punto mi domando: a che cosa serve l'ufficio stampa, il press office di «Expo 2015»? A stampare i badge una volta arrivati ai padiglioni di Rho-Fiera? Forse è un po' pochino... E in ogni caso quello non è lavoro da ufficio stampa.
Poco prima dell'inizio della manifestazione, sul sito ufficiale, nell'apposita pagina, (http://www.expo2015.org/it/ufficio-stampa), risultavano i nomi di quattro incaricati (due per l'Italia, due per il resto del mondo), un'e-mail generica e i numeri dei rispettivi telefoni cellulari. Sembrava quasi una cosa seria.
Provai più e più volte a contattarli, tutti, ma senza alcuna risposta. E come me molti colleghi di svariate testate con i quali ho avuto modo di parlare.
Ho avuto qualche tardivo supporto via posta elettronica solo per la gestione (piuttosto confusionaria), della pratica di accredito.
Nel frattempo ho visitato Expo, mi sono fatto un'idea, ho portato a casa informazioni direttamente, ma mi serviva ancora l'ausilio dell'ufficio stampa per avere altri contatti o notizie che solo un ufficio stampa mi poteva dare.
Torno sulla pagina del sito, trovo ancora (come si può notare) i quattro nomi, ma un solo numero di telefono fisso e una sola generica e-mail. Scrivo a quella e-mail chiedendo le mie informazioni, ma i giorni passano senza che nessuno risponda. Chiamo allora il numero e l'interlocutrice è una ragazza al centralino di Expo che dice, riporto testualmente: «Qui è il centralino: lo so, sulla pagina dell'ufficio stampa prima c'erano i numeri di cellulare degli addetti, ma poi sono stati tolti perché erano subissati di telefonate. L'unica cosa che posso fare è darle le mail dei due responsabili per l'Italia. Provi scrivendo lì, altrimenti non so proprio come aiutarla».
Ho provato scrivendo lì, ma nessuno mi ha risposto, nonostante avessi sottolineato il carattere di urgenza della richiesta e le poche domande alle quali dovevano fornire una risposta.
Come direbbero gli americani, «Thanks to the Dick!». Organizzi una manifestazione di rilevanza planetaria come un'Esposizione Universale, con visitatori e giornalisti da ogni parte del globo, e non ti aspetti di essere «subissato dalle telefonate»? Non solo, non ti attrezzi neppure a partenza avvenuta da quasi due mesi per risolvere il problema aumentando l'organico?
A questo punto mi domando: a che cosa serve l'ufficio stampa, il press office di «Expo 2015»? A stampare i badge una volta arrivati ai padiglioni di Rho-Fiera? Forse è un po' pochino... E in ogni caso quello non è lavoro da ufficio stampa.