10) L’AMANTE DEL LUNEDI’
Non pubblica mai niente, ma ogni lunedì –
puntuale come una cartella esattoriale - certifica con noia infinita
l’esistenza di questo drammatico giorno della settimana. Giorno che lo annienta
nel fisico e nel morale e che guarda caso coincide con la ripresa del lavoro.
Si faccia vedere da uno bravo, oppure passi direttamente al martedì. Che poi
gli toccherà odiare. Magari su Twitter.
9) LA GLITTERATA
Diffonde solo post con immagini
sdolcinate, tipo cuoricini, angioletti, cagnolini, gattini e fatine glitterate.
In genere ha 84 anni e si connette dalla casa di riposo. Bella zia.
8) IL COMMENTATORE A CAZZO
Non lascia mai un tuo post senza un
commento. Lo considera peccato mortale. Piuttosto scrive in calce: «Viva il
parroco!», ma qualcosa deve mettere per forza. Sennò è squalificato.
7) IL DOMANDONE
Chiede a gran voce ulteriori spiegazioni
rispetto a quello che hai scritto nel tuo post. Cose che potrebbe serenamente
cercarsi da solo sul web, ma vuole saperle da te. Soltanto da te. Senza
accorgersi che in genere la risposta è già contenuta in uno o più commenti
precedenti. Che ovviamente non si è premurato di leggere.
6) IL BATTUTARO
Ritenendosi molto arguto e spiritoso,
confeziona giornalmente battute a raffica. Alcune riuscite, altre meno,
ovviamente. Caratteristica del battutaro è quella di richiamare frotte di altri
battutari, ancora più temibili, che commentano cercando di replicare con calembours
sperabilmente più divertenti di quello originario. Il risultato, nell’insieme,
è a volte drammatico.
5) LA SELFISTA
Regina del selfie, posta con cadenza
giornaliera foto dove appare da sola o con accanto l’amica d’ordinanza al party
di grido. Entrambe hanno il cocktail fra le mani e la bocca a culo di gallina.
4) IL POLEMICO
Il polemico a ogni costo ha come unico
scopo quello di far notare il proprio ego smisurato su profili molto più
frequentati del suo, che in genere è estremamente disadorno di contatti.
Ingaggia pretestuosi (e infiniti) duelli verbali con l’autore del post, che si
concludono con i due che mantengono le rispettive opinioni, e nel frattempo si
sono mandati affanculo bannandosi per l’eternità. Per il quieto vivere, il
polemico andrebbe bannato al secondo post.
3) L’AMICONE AMICONE
Non l’hai mai visto, eppure ti invia una
richiesta d’amicizia. L’accetti. Da quel momento ti ritrovi la timeline, la
bacheca, la posta privata e le notifiche sommerse di inviti a sagre della
porchetta, mostre di quadri impressionisti (nel senso che fanno impressione),
concerti di gruppi sconosciuti anche ai familiari, beveroni dietetici da
comprare in multi level marketing e raduni della P2.
2) IL TAGGATORE
A Natale, Pasqua, Capodanno e a tutte le
feste comandate, pubblica una simpatica foto augurale e tagga te insieme a
tutti gli utenti Facebook della Lombardia. Te ne accorgi e riesci a disattivarle
quando ormai le notifiche e i like hanno superato il Pil del Giappone.
1) L’ODIATORE PAVIDO
È il più pericoloso di tutti. Ti detesta,
ma per qualche inspiegabile ragione (l’invidia e la curiosità) non si cancella dai
tuoi contatti. Si guarda però bene dal criticarti apertamente. Il solo scopo
della sua esistenza in vita è mettere un malizioso like ai commenti di coloro
che ti criticano. Gli odiatori pavidi più avveduti non mettono subito il loro «Mi
piace» furbetto, ma aspettano che il tuo post sia leggermente invecchiato. Come
il vino buono.