L’aveva detto, e l’ha fatto.
Il toscano Carlo Conti, efficace,
abbronzato e classico volto di Raiuno, si è «pippobaudizzato» a dovere, e ha confezionato
una prima serata sanremese pulita e veloce. E anche l’Auditel ha risposto
all’appello: 11 milioni 767 mila spettatori con il 49,3% share. Metà della
platea televisiva ieri sera era sintonizzata sul Festival, che si è attestato
sui buoni ascolti del Fabio Fazio prima edizione.
Certo, allo spettacolo
mancavano le piccole trovate di contorno tipicamente baudiane (polemiche
incrociate, gente che minaccia di lanciarsi dalle balconate, varie ed
eventuali), ma in questo segmento Pippo Baudo è leader indiscusso, e la cifra
del buon Conti del resto non è questa. Lavora a testa bassa con serenità e
mestiere. Tra il medico scampato all'ebola, e il quadretto kitsch della famiglia più numerosa d'Italia. Alla quale Mike avrebbe senz'altro obiettato: «Ecco amici, sono la famiglia più numerosa d'Italia e pagano un solo canone!».
Misurate, emozionate il
giusto e molto legate al testo scritto anche Emma, Arisa e la vaporosa Rocio
Munoz Morales. Fra l’altro Emma e Arisa (Emma in particolare) hanno proposto
una cover da brividi de «Il carrozzone» di Renato Zero. Un grande pezzo che da
sempre mi commuove e che ha spaccato anche ieri sera, come direbbero i
pischelli.
Infelice invece lo scivolone
del poco divertente Alessandro Siani (bei tempi quando a Sanremo c’era il Beppe
Grillo non ancora politicante che faceva crollare il teatro dalle risate), che
dopo aver preso in giro malamente un ragazzino sovrappeso, per rimediare ha
fatto sapere tramite Conti di devolvere in beneficenza il cachet della serata.
I quadri in musica del
maiuscolo Tiziano Ferro (uno che ha scritto cose che resteranno) si sono
contrapposti alla «Nostalgia canaglia» squisitamente pop di Al Bano e Romina Power.
L’eterna coppia, un po’ segnata dal tempo, ancora insieme su quel palco, come
tanti anni fa. Si può fare tutta l’ironia che si vuole, ma è una fetta di
storia della canzone di questo Paese. E «Felicità» ha venduto milioni di copie
in ogni angolo del mondo, quindi le chiacchiere valgono davvero poco.
Tra i pezzi in gara, buona la
prova di Malika Ayane, piuttosto convincente e con un grande tiro il brano di
Nek; piacevole e destinato a uscire sulla lunghezza Alex Britti.
All’appassionata poesia di Grazia di Michele e Mauro Coruzzi deplatinettizzato si contrapponevano
un Gianluca Grignani incolore, una Chiara che ha finalmente trovato il pezzo
buono (o comunque più che onesto, anche se non ricordo il richiamo del
ritornello) dopo tante false partenze, e altre prove che andrebbero messe più a
fuoco, come quella di Nesli, Annalisa, i Dear Jack e Lara Fabian.
Stasera si continua con
Bianca Atzei, Biggio e Mandelli (i Soliti idioti), Lorenzo Fragola, Irene
Grandi, Il Volo, Marco Masini, Moreno, Anna Tatangelo e Raf. Ma il Festival è partito con il
piede giusto.