Premetto: sono sempre stato un fan del trash sublime dell'Isola dei famosi. Quando il cast era composto da veri ex famosi, e quando Simona Ventura (che avrà tutte le antipatie del caso, quando ci si mette, ma bisogna dargliene atto) riusciva a mettere sale e pepe nella minestra.
L'isola che è partita (di fatto) ieri sera su Canale 5, stento a riconoscerla.
Tutto ruota attorno a Rocco Siffredi e al milione di facili doppi sensi legati a lui e al suo membro (Alessia Marcuzzi stessa gliene ha lanciati almeno due-tre stanchi, da copione, e uno non l'ha colto manco l'interessato), e il resto della ciurma è composto quasi soltanto da semi-sconosciuti. Se si eccettuano Valerio Scanu, Patrizio Oliva e la già autoeliminatasi Catherine Spaak.
C'è una pattuglia di gnocche poppute pronte a svestirsi, figlie del gossip e della voglia di visibilità, e di bellocci che quanto a notorietà fanno invidia al milite ignoto. Alcuni della banda non sanno manco articolare suoni (ecco perché la prima puntata, quella della tempesta tropicale, è saltata dopo mezz'ora: avrebbero fatto un talk-show di scene mute. Troppo da gestire per chiunque, figurarsi per la bella Alessia), e Cecilia Rodriguez viene spedita nuda alla meta su Playa Desnuda, la spiaggetta accanto, insieme col modello Brice Martinet. Segue impegnativa simulazione della sorella di Belen che per ben due volte tenta di convincere il pubblico di non sapere assolutamente che l'avrebbero messa lì. E casca dalle nuvole, perbacco. Massì, tanto noi le beviamo sempre tutte...
C'è un armamentario sexy da pronto intervento, ci sono due commentatori decisi a spadroneggiare, in studio, come Alfonso Signorini e Mara Venier, ma manca, al momento, l'Isola vera e la voglia di farla.
Ascolto medio, e buono lo share della seconda, noiosa puntata, anche perché l'hanno tirata avanti sino all'una di notte. Il solito trucchetto per drogare le percentuali.
Messa così, come sembra ora, l'unica domanda che rimane sulla sabbia è: riuscirà il pisello di Rocco, l'attore hard che più della Ferrari è marchio di fabbrica del Paese, a reggere da solo (con l'aiuto delle comprimarie) tutta questa edizione del reality?
Se la risposta è sì, saranno soldi ben spesi.
L'isola che è partita (di fatto) ieri sera su Canale 5, stento a riconoscerla.
Tutto ruota attorno a Rocco Siffredi e al milione di facili doppi sensi legati a lui e al suo membro (Alessia Marcuzzi stessa gliene ha lanciati almeno due-tre stanchi, da copione, e uno non l'ha colto manco l'interessato), e il resto della ciurma è composto quasi soltanto da semi-sconosciuti. Se si eccettuano Valerio Scanu, Patrizio Oliva e la già autoeliminatasi Catherine Spaak.
C'è una pattuglia di gnocche poppute pronte a svestirsi, figlie del gossip e della voglia di visibilità, e di bellocci che quanto a notorietà fanno invidia al milite ignoto. Alcuni della banda non sanno manco articolare suoni (ecco perché la prima puntata, quella della tempesta tropicale, è saltata dopo mezz'ora: avrebbero fatto un talk-show di scene mute. Troppo da gestire per chiunque, figurarsi per la bella Alessia), e Cecilia Rodriguez viene spedita nuda alla meta su Playa Desnuda, la spiaggetta accanto, insieme col modello Brice Martinet. Segue impegnativa simulazione della sorella di Belen che per ben due volte tenta di convincere il pubblico di non sapere assolutamente che l'avrebbero messa lì. E casca dalle nuvole, perbacco. Massì, tanto noi le beviamo sempre tutte...
C'è un armamentario sexy da pronto intervento, ci sono due commentatori decisi a spadroneggiare, in studio, come Alfonso Signorini e Mara Venier, ma manca, al momento, l'Isola vera e la voglia di farla.
Ascolto medio, e buono lo share della seconda, noiosa puntata, anche perché l'hanno tirata avanti sino all'una di notte. Il solito trucchetto per drogare le percentuali.
Messa così, come sembra ora, l'unica domanda che rimane sulla sabbia è: riuscirà il pisello di Rocco, l'attore hard che più della Ferrari è marchio di fabbrica del Paese, a reggere da solo (con l'aiuto delle comprimarie) tutta questa edizione del reality?
Se la risposta è sì, saranno soldi ben spesi.