Il Paese, è evidente, non ha problemi più gravi. E il 98% della popolazione, puntando tutto sulla ben nota coerenza di Marco Castoldi (il nome all'anagrafe del nostro), è convinto che Morgan giovedì rientrerà a «X-Factor» dopo essersene andato «per sempre» (parole sue) la scorsa settimana.
Sono riuscito a scoprire le 10 giustificazioni che l'artista userà per motivare il suo ritorno nel cast del talent, al tavolo dei giudici. Eccole, in anteprima:
10) Beethoven ha fatto nove sinfonie ma io ai miei ragazzi finora ne avevo fatte fischiettare solo cinque. Però su brani di Fabrizio De Andrè, Maroon 5 e Ricchi e Poveri.
9) Il giovedì sera non c'è niente su Sky Atlantic e se sto fermo devo provare a fare un disco che venda qualche copia.
8) Restando a casa spaventavo Dario Argento, che ogni tanto passa ancora a trovarmi.
7) Mika sono scemo: non potevo sopportare l'idea che al mio posto prendessero Mara Maionchi o Costantino Della Gherardesca. Se va avanti così, finisce che si accorgono del bluff.
6) Ho preso il nuovo Samsung e volevo farmi un selfie con Fedez nudo per vedere la resa del colore sfruttando il pavè di tatuaggi. So fare anche il bilanciamento del bianco in aramaico.
5) Avevo dimenticato in camerino la compilation di Natale di Cristina D'Avena.
4) Victoria Cabello doveva ancora spiegarmi che cos'è l'accordo di settima.
3) Sul contratto c'era una penale che mi avrebbe procurato una ciocca di altri 78 capelli bianchi. E col look che mi ritrovo, signora mia, non posso permettermelo.
2) Dovevo portare il chiwawa di Luca Tommassini a fare pipì. Un bell'applauso al nostro Luca Tommassini!
1) A casa, giovedì, gnocchi. E pur essendo lo gnocco un cibo nobile, che sta in una dimensione spazio-temporale mai del tutto percepita, in bilico tra un gusto raffinato e quel popolare che non sfigura; pur essendo lo gnocco un balsamo per le papille gustative, e se vogliamo anche la disincantata panacea dei mali di quest'Occidente che vive schiacciato fra il consumismo e la massificazione da social network, a me gli gnocchi fanno cagare.
Sono riuscito a scoprire le 10 giustificazioni che l'artista userà per motivare il suo ritorno nel cast del talent, al tavolo dei giudici. Eccole, in anteprima:
10) Beethoven ha fatto nove sinfonie ma io ai miei ragazzi finora ne avevo fatte fischiettare solo cinque. Però su brani di Fabrizio De Andrè, Maroon 5 e Ricchi e Poveri.
9) Il giovedì sera non c'è niente su Sky Atlantic e se sto fermo devo provare a fare un disco che venda qualche copia.
8) Restando a casa spaventavo Dario Argento, che ogni tanto passa ancora a trovarmi.
7) Mika sono scemo: non potevo sopportare l'idea che al mio posto prendessero Mara Maionchi o Costantino Della Gherardesca. Se va avanti così, finisce che si accorgono del bluff.
6) Ho preso il nuovo Samsung e volevo farmi un selfie con Fedez nudo per vedere la resa del colore sfruttando il pavè di tatuaggi. So fare anche il bilanciamento del bianco in aramaico.
5) Avevo dimenticato in camerino la compilation di Natale di Cristina D'Avena.
4) Victoria Cabello doveva ancora spiegarmi che cos'è l'accordo di settima.
3) Sul contratto c'era una penale che mi avrebbe procurato una ciocca di altri 78 capelli bianchi. E col look che mi ritrovo, signora mia, non posso permettermelo.
2) Dovevo portare il chiwawa di Luca Tommassini a fare pipì. Un bell'applauso al nostro Luca Tommassini!
1) A casa, giovedì, gnocchi. E pur essendo lo gnocco un cibo nobile, che sta in una dimensione spazio-temporale mai del tutto percepita, in bilico tra un gusto raffinato e quel popolare che non sfigura; pur essendo lo gnocco un balsamo per le papille gustative, e se vogliamo anche la disincantata panacea dei mali di quest'Occidente che vive schiacciato fra il consumismo e la massificazione da social network, a me gli gnocchi fanno cagare.