L'articolo 18 non va smantellato, caro Mr. Renzi. Non certo per
difendere vecchi privilegi, ma sacrosante, difficili conquiste
sindacali. Che si stanno perdendo come lacrime nella pioggia. Non va
cassato. Non certo per tutelare gli scansafatiche, ma per proteggere
tutti gli altri, che sarebbero tremendamente esposti alle bizze di
aziende che spesso ormai dimenticano ogni correttezza formale e
sostanziale. E che si sentirebbero legittimate a fare di tutto. Cosa che
già fanno, peraltro. La correttezza è
un valore un po' demodé, me ne rendo conto, dear Matthew, ma non
buttiamolo nel cesso tirando lo sciacquone. E poi, da quando ti hanno
eletto, a parte frasi a effetto, piacioneria da George Clooney andato a
male, e demagogia spicciola, non hai ancora combinato nulla. È forse
l'articolo 18 il problema di questo Paese? Ma per favore... Ieri, forse
per la prima volta in vita mia, mi è risultato simpatico D'Alema. E mi
ha fatto tenerezza il vittimismo di Bersani. Che tutti i torti non li
aveva.
La porti un bacione a Firenze, Renzi. Dia retta a me. E, cortesemente, ci resti. Che di cialtroni ne abbiamo già visti a sufficienza. Tante care cose.
La porti un bacione a Firenze, Renzi. Dia retta a me. E, cortesemente, ci resti. Che di cialtroni ne abbiamo già visti a sufficienza. Tante care cose.