L'edizione 2014 della «Festa della rete» (già BlogFest) di Rimini non comincia certo sotto i migliori auspici.
Salta infatti improvvisamente l'atteso appuntamento d'apertura della tre giorni romagnola (12-14 settembre) dedicata a web e dintorni, ovvero l'ottava edizione della serata dei Teleratti, che avrebbe dovuto essere condotta come lo scorso anno, nello stesso contesto, da Selvaggia Lucarelli con il blogger Davide Maggio, che ne è anche l'organizzatore e curatore.
L'evento (una sorta di premiazione dei più brutti programmi tv dell'anno, che già dal nome richiama per contrasto i mitici Telegatti sorrisiani) era annunciato nei comunicati stampa e nel programma ufficiale diffuso dall'organizzazione per domani sera, venerdì, ma non ci sarà. Come ha annunciato improvvisamente, con un laconico tweet a ciel sereno, il giorno prima dell'evento, la stessa Selvaggia Lucarelli: “Amici, a Rimini non ci saremo nè io nè i Teleratti. L'appuntamento è spostato a data e luogo da definire, vi faremo sapere“.
Molto probabilmente tutto si svolgerà a Perugia, vengo a sapere. Ma non è ancora certo.
Perché un ironico evento così apprezzato dal pubblico è saltato? Per volontà dell'organizzazione della Festa della rete, che è curata da Gianluca Neri, oppure per un simultaneo forfait da parte della Lucarelli e del patron Davide Maggio?
«I TeleRatti, negli anni, sono cresciuti molto» risponde Maggio. «Ad un sempre maggiore seguito di pubblico, si è aggiunto lo scorso anno anche quello degli ospiti che un evento live porta con sé. Per questo, pur grati agli organizzatori della manifestazione di Rimini per l’invito, siamo stati costretti a scegliere un contesto che meglio risponda alle nostre esigenze e a quelle dei nostri ospiti».
Una risposta ufficiale molto cauta. La stessa Lucarelli preferisce non esporsi. Ma dai rumors nell'ambiente si parla di forti divergenze sul piano organizzativo con chi gestisce l'evento che li ospitava, di una sgradita concomitanza della serata, piazzata dall'organizzazione in sovrapposizione alla cena di benvenuto, di risparmi sul fronte logistico-produttivo, e di altre (s)cortesie per gli ospiti che avrebbero indotto i due ad abbandonare la nave in polemica. Insomma, un mare di divergenze impossibili da sanare.
Salta infatti improvvisamente l'atteso appuntamento d'apertura della tre giorni romagnola (12-14 settembre) dedicata a web e dintorni, ovvero l'ottava edizione della serata dei Teleratti, che avrebbe dovuto essere condotta come lo scorso anno, nello stesso contesto, da Selvaggia Lucarelli con il blogger Davide Maggio, che ne è anche l'organizzatore e curatore.
L'evento (una sorta di premiazione dei più brutti programmi tv dell'anno, che già dal nome richiama per contrasto i mitici Telegatti sorrisiani) era annunciato nei comunicati stampa e nel programma ufficiale diffuso dall'organizzazione per domani sera, venerdì, ma non ci sarà. Come ha annunciato improvvisamente, con un laconico tweet a ciel sereno, il giorno prima dell'evento, la stessa Selvaggia Lucarelli: “Amici, a Rimini non ci saremo nè io nè i Teleratti. L'appuntamento è spostato a data e luogo da definire, vi faremo sapere“.
Molto probabilmente tutto si svolgerà a Perugia, vengo a sapere. Ma non è ancora certo.
Perché un ironico evento così apprezzato dal pubblico è saltato? Per volontà dell'organizzazione della Festa della rete, che è curata da Gianluca Neri, oppure per un simultaneo forfait da parte della Lucarelli e del patron Davide Maggio?
«I TeleRatti, negli anni, sono cresciuti molto» risponde Maggio. «Ad un sempre maggiore seguito di pubblico, si è aggiunto lo scorso anno anche quello degli ospiti che un evento live porta con sé. Per questo, pur grati agli organizzatori della manifestazione di Rimini per l’invito, siamo stati costretti a scegliere un contesto che meglio risponda alle nostre esigenze e a quelle dei nostri ospiti».
Una risposta ufficiale molto cauta. La stessa Lucarelli preferisce non esporsi. Ma dai rumors nell'ambiente si parla di forti divergenze sul piano organizzativo con chi gestisce l'evento che li ospitava, di una sgradita concomitanza della serata, piazzata dall'organizzazione in sovrapposizione alla cena di benvenuto, di risparmi sul fronte logistico-produttivo, e di altre (s)cortesie per gli ospiti che avrebbero indotto i due ad abbandonare la nave in polemica. Insomma, un mare di divergenze impossibili da sanare.