Ogni tanto leggo lamentazioni di fanciulle che su Facebook si lagnano per l'attuale latitanza o i difetti del genere maschile. Che sicuramente ne è pieno (come quello femminile, del resto, siamo imperfetti). In genere sono le stesse che, galvanizzate, piazzano anche like a profusione sui post para-femministi di note blogger le quali - al ritmo di un paio di interventi mirati al giorno - alimentano lo scontro Marte-Venere a fini personali. Più commerciali e di visibilità del proprio nome, che per altri nobili motivi. Per fare squadra e creare in voi l'illusione di avere alcune paladine a vostra difesa. Non è così. Rassegnatevi: siete soltanto un mercato. Tutti lo siamo, in fondo. Ma le donne comprano di più, quindi sono un mercato doppiamente appetibile.
Anziché alimentare contrasti e bearvene, stimate fanciulle, mi permetterei invece di suggerirVi un recupero di dolcezza, garbo e femminilità. Tre credenziali sicuramente importanti per riguadagnare anche rispetto e attenzioni da parte dell'uomo. E magari poi lagnarvi di meno, camminando a muso duro tra un briefing, un pranzo di lavoro, una volata competitiva in azienda e tutti gli allegri giocattolini che giustamente avete voluto conquistare ma che ora - ho la netta impressione - vi creano anche qualche problema. È solo un modesto suggerimento, ma date retta a un pirla.
Anziché alimentare contrasti e bearvene, stimate fanciulle, mi permetterei invece di suggerirVi un recupero di dolcezza, garbo e femminilità. Tre credenziali sicuramente importanti per riguadagnare anche rispetto e attenzioni da parte dell'uomo. E magari poi lagnarvi di meno, camminando a muso duro tra un briefing, un pranzo di lavoro, una volata competitiva in azienda e tutti gli allegri giocattolini che giustamente avete voluto conquistare ma che ora - ho la netta impressione - vi creano anche qualche problema. È solo un modesto suggerimento, ma date retta a un pirla.