LA NUOVA FUNZIONE «MODIFICA» NEI POST DI FACEBOOK DA' UNA MANO AL COGLIONE
La nuova funzione "modifica" nei post di Facebook, se da un lato è benedetta perché consente all'autore di aggiustare
qualcosa in presenza di refusi, dall'altro si sta rivelando un
formidabile assist per i Coglioni che popolano la rete. Iniziare una
discussione è inutile ovunque già nella vita reale (in genere ognuno ha
le proprie opinioni e se le tiene, quindi perché perdere tempo con
parole al vento?), ed è sommamente inutile imbastirla con un Coglione
(da qui in poi, C.) nel quale ti imbatti su Facebook. Eppure può
capitare di esserci tirati per i capelli, oppure di leggerla così grossa
da non riuscire a trattenersi. Così, post dopo post, tu ti metti lì e
smonti il castello di deliziose idiozie del C. Lo prendi anche un po' in
giro, se occorre, nei suoi deliri spesso carenti sul piano della
sintassi, oltreché della logica. Fai dell'ironia, che è sempre l'arma
migliore e che è in genere totalmente assente nel C. Quando ha finito il
suo modesto repertorio, e non sa più che cosa dire (ieri uno ha
concluso con un minaccioso "A buon rendere", manco gli avessi prestato
qualcosa) tutto sembra finito lì. No, perché lo scaltro C. avvalendosi
della nuova funzione "modifica", interviene sui propri post precedenti
togliendo le parti che ti avevano consentito di dileggiarlo. Risistema
alla fine la conversazione, insomma, lasciando ai posteri le tue parole o
in sospeso, o prive di un'apparente giustificazione logica. Quindi, un
paio di osservazioni: 1) Caro Zuckerberg, più che una nuova funzione forse ci hai regalato una nuova finzione. E non ne avevamo bisogno.
2) Quando Fruttero & Lucentini scrissero "La prevalenza del
cretino" (oggi Coglione, perché c'è stato indubbiamente un upgrade) non
sapevano ancora che sarebbe nato Facebook. Ma avevano già previsto
tutto.