Ha sparato a palle incatenate su Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti, ma ora fa marcia indietro.
Piero Pelù non aveva gradito l'endorsement del cantautore per Matteo Renzi, e in radio l'ha toscanamente sbertucciato. Ora però non sopporta il peso delle sue dichiarazioni, e a mente fredda fa dietrofront. Affidando le sue scuse a un comunicato pubblicato su Facebook e diffuso oggi dal suo ufficio stampa, Parole e dintorni:
«Ho offeso Lorenzo Jovanotti in una intervista radiofonica e mi scuso ufficialmente con lui. Ognuno è giusto che abbia le proprie idee nella vita, nella musica e in politica quindi non deve essere giudicato da nessun altro per il solo fatto di essersi espresso o schierato col bianco piuttosto che col nero o col rosso.
Giudicare le scelte degli altri è sterile e inutile come entrare in una discussione sulla soggettività della bellezza; a me interessa solo la purezza e ritengo che se Lorenzo ha fatto certe scelte lo ha fatto con grande onestà.
Purtroppo la critica a Renzi come sindaco di Firenze mi ha portato ad allargare "il tiro" anche su chi lo sostiene da artista; secondo la mia scelta di vita la posizione di un artista deve essere sempre scomoda e critica nei confronti di qualsiasi sistema che si impone sull'individuo e che lo illude ma ripeto, ognuno è libero e responsabile di esprimersi e rapportarsi come meglio crede con la realtà che lo circonda. Viva la musica! Piero Pelù»
Piero Pelù non aveva gradito l'endorsement del cantautore per Matteo Renzi, e in radio l'ha toscanamente sbertucciato. Ora però non sopporta il peso delle sue dichiarazioni, e a mente fredda fa dietrofront. Affidando le sue scuse a un comunicato pubblicato su Facebook e diffuso oggi dal suo ufficio stampa, Parole e dintorni:
«Ho offeso Lorenzo Jovanotti in una intervista radiofonica e mi scuso ufficialmente con lui. Ognuno è giusto che abbia le proprie idee nella vita, nella musica e in politica quindi non deve essere giudicato da nessun altro per il solo fatto di essersi espresso o schierato col bianco piuttosto che col nero o col rosso.
Giudicare le scelte degli altri è sterile e inutile come entrare in una discussione sulla soggettività della bellezza; a me interessa solo la purezza e ritengo che se Lorenzo ha fatto certe scelte lo ha fatto con grande onestà.
Purtroppo la critica a Renzi come sindaco di Firenze mi ha portato ad allargare "il tiro" anche su chi lo sostiene da artista; secondo la mia scelta di vita la posizione di un artista deve essere sempre scomoda e critica nei confronti di qualsiasi sistema che si impone sull'individuo e che lo illude ma ripeto, ognuno è libero e responsabile di esprimersi e rapportarsi come meglio crede con la realtà che lo circonda. Viva la musica! Piero Pelù»