martedì 24 settembre 2013

ANGELA MERKEL * IL TIMIDO TRIONFO DELLA «CULONA INCHIAVABILE»

Sarà anche una «culona inchiavabile» (mirabile sintesi berlusconiana che la marchierà a vita sulle natiche come bestiame d'allevamento), ma l'avete vista Angela Merkel mentre festeggiava il suo trionfo elettorale? Sul palco era stranita, imbarazzata, spaurita come un'imbucata al party della conoscente ricca e appena tollerata. Come quelle che ai matrimoni afferrano il bouquet ma per la vergogna vorrebbero scomparire. Attorno, festa. E intanto lei in disparte batteva a stento le mani fuori tempo. Come se quel clamore non le appartenesse. Con un risultato del genere, provate a pensare che teatrino avrebbe imbastito un politico italiano, di qualsiasi schieramento. Compresa Rosi Bindi, che in quanto a culonica inchiavabilità non ha niente da imparare. «A me le telecamere, please!», una pioggia di frasi a effetto per fare titolo sui giornali (la lezioncina ormai l'hanno imparata tutti), qualche battuta per screditare gli avversari, champagne, ricchi premi e cotillons. Protervi protagonisti assoluti a monopolizzare la scena. È la politica, bellezza, dirà qualcuno. Sì, ma la "culona" ci insegna che forse si può anche fare diversamente.

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