"La grande bellezza"? No, dai, direi piuttosto La media bellezza: farcito di cliché (anche suggestivi, per carità), senza una vera storia, il film di Sorrentino è soprattutto un collage di situazioni, di momenti di alta poesia ben girati in location uniche offerte dalla generosa Roma. Ci sono citazioni felliniane, dalla giraffa circense all'opulenta e sfattissima Serena Grandi, c'è il solito, immenso Toni Servillo e una Sabrina Ferilli "artigggiana della qualidà" nella sua migliore interpretazione (e ho detto tutto) che avrebbe fatto meglio, però, a fermarsi alle più congeniali telepromozioni dei salotti; si riflette in pienezza su: presenze, assenze, valori, vuoti, senso della vita.
Detto questo, du cojoni signora mia...
Detto questo, du cojoni signora mia...