Le persone negative sono quelle che gestiscono
malamente il loro piccolo potere, quando l'hanno. Avrebbero grandi
opportunità, potrebbero dedicare il loro tempo a fare squadra, unire le
persone, valorizzarle, premiarle, capire con chi hanno a che fare e
muoversi di conseguenza. Invece spesso, in preda a pericolosi
(soprattutto per loro) deliri di onnipotenza, preferiscono seguire la
logica del divide et impera, che
funzionava giusto ai tempi dei romani, sui campi di battaglia. Oggi è
impraticabile, se non in rarissimi casi e ambienti. Non bisogna giocare
per stimolare assurde competitività, ma lavorare sugli entusiasmi dei
singoli. Non bisogna comportarsi da stronzi solo per il gusto di farlo. E
così le persone negative, credendo di fare del bene al proprio
orticello, finiscono, senza rendersene conto (la più grande miopia), col
danneggiarlo. Col conforto di pochi “fidati” costretti a incensarli. Finché non girano l'angolo.