mercoledì 13 febbraio 2013

SANREMO 2013, PRIMA SERATA * BUONE ALCUNE CANZONI, COMICI SFUOCATI

Sanremo, prima serata. Qualche buona canzone (su tutte, Daniele Silvestri e Simona Molinari-Peter Cincotti, menzione per Marco Mengoni, mentre Chiara Galiazzo, voce splendida, poteva essere servita meglio come pezzi), un'impagabile pagina alto-kistch di Toto Cutugno con l'Armata rossa, Crozza troppo lungo, con molte battute già sentite a Ballarò e su La7, e con un monologo in parte improprio per Sanremo (ma riprendersi dopo la contestazione dei due della clacque era una tra le cose più difficili che possano capitare a chi fa spettacolo, su quel palco in particolare). Fabio Fazio ha fatto il compitino con dignità, e Luciana Littizzetto, come al solito ormai, ha abusato della sua volgarità gratuita che è sì un marchio di fabbrica, ma che oggi suona più che altro come una sottomarca. Proprio perché rappresenta un modello femminile differente dai soliti chiché sanremesi, avrebbe dovuto fare lo sforzo - in quel contesto - di staccarsi dai luoghi comuni scatologici che le appartengono. E volare un po' più alto, come testi, classe, repertorio. 
Altrimenti, ridateci le gnocche di Baudo.

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