Niente è stato difficile come lasciare Amarillo, in Texas. Non tanto per le 10 cadillac infilzate nel suolo in verticale in un ranch a sei miglia dalla città. Piuttosto, per la disperante consapevolezza che forse non vedrò più The Big Texan, il paradiso locale del trash più puro e celestiale: basta una telefonata, e alcuni arzilli pensionati con la minima ti vengono a prendere nell'Inn dove alloggi alla guida della loro Limousine al limite della rottamazione (in America le vecchie Limo le usano anche per andare all'esselunga) con tanto di corna alla Hazzard sul cofano, e ti scaricano in un mega ristorante texano un po' fuori mano. Lì, tra personale degnamente addobbato, divani fatti di corna, e decine di corna d'alce appese al muro, facendo le corna, ordini il tuo fiero pasto, cowboy. Roba onesta, si mangia e si beve persino bene. Ma in qualunque momento, può scattare lo spettacolo, la sfida. Si alza un bestione appartenente a un gruppo di bikers significativamente battezzatosi "Mongoloids" (l'hanno scritto sulla t-shirt ma sfido chiunque a non accorgersene), e va silenzioso al centro della sala. Dove il titolare del locale con gran clamore lo presenta. Per non pagare il conto, dovrà riuscire a mangiare in un'ora una slavina di carne da due chili. Altrimenti, prezzo pieno e coda, alla vaccinara, tra le gambe. La creatura molla a un quarto del cammino. Non ci sono più i "Mongoloids" di una volta. Un altro pensionato ci riporta in albergo, ma stavolta ottimizza caricando anche una coppia locale sulla sessantina. Lasciato il Texas, la rombante Ford Escape che beve più di tutti gli avventori di The Big Texan, passa il confine col New Mexico. Lo capisci da un'enorme volta che attraversa la I40 (dalla quale ogni tanto usciamo e rientriamo, per percorrere brevi tratti della storica Route 66), che rilancia lo slogan dello stato: "La terra dell'incantamento". Ora, viste le centinaia di miglia percorse in New Mexico in un paesaggio piatto, fatto solo di sassi, terra rossa arroventata dal sole, e rari, insidiosi cespugli, l'unico "incantamento" possibile qui è quello dei serpenti. Devono riferirsi per forza a quello. Ci sono 30-36 gradi a ottobre inoltrato. Ho deciso che se incontro uno a che a luglio-agosto mi mette per iscritto che vive in New Mexico, avrà per sempre la mia stima incondizionata.
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