Il tratto di strada fra St. Louis e Springfield (l'altra Springfield, in Missouri, dopo quella cupa e simpsoniana in Illinois) si apre alla campagna ed è una parata di paesi più o meno identici che hanno come unica attrattiva le Caverns, ovvero le grotte. Attrattiva minimale per i turisti, ma anche unico divertimento per la gente del posto, pensionati e famiglie, che si trastulla tra visite guidat
e e weekend
col pranzo al sacco in riva al fiume. Non c'è altro, manco a pagare in
euro. Le Caverns più famose qui non sono quelle di Batman, bensì le
altre, di Meramec, dove nel 1870 si nascosero Jessie James e la sua
banda. Ma ogni piccolo centro ha le proprie, che custodisce gelosamente.
Grotte, solo grotte. I bambini della zona infatti sono tutti sull'orlo
dell'esaurimento nervoso. "Mamma, che cosa si fa questo weekend?".
"Piccino, andiamo alle Caverns". "Ma come, ancora? Two Balls, mum!".
"Daddy, mi porti al cinema stasera?". "No, serpentello, il più vicino è
nell'altro Stato, a millemila miglia da qui. Vediamo... Potrei portarti
alle grotte!". "Nooooooooo... (segue bestemmia) Ancora?! Ma che cosa
danno?" "Stalattiti, lo sai, è un capolavoro". "Stalattiti lo so a
memoria, l'avrò visto mille volte... Non ci si può spingere fino a
stalagmiti, o al limite quarzo rosa o ametista?". "Non so, dai, poi
vediamo. Ma lo sai che Stalattiti è meglio di Titanic!". E così, da
decenni, la famigliola arriva sul posto e poi muta, in disperante,
fantozziano silenzio, con coca cola e combo di pop corn, entra a vedere
le grotte. Ogni volta come se fosse la prima.
Joplin, Missouri. In uno dei tanti fast food, troneggia un innovativo dispenser
Coca-Cola touch screen. Partendo dalla Coke classica e da altri 20
marchi legati all'azienda, con relative varianti, ti consente di
miscelare da solo - sul posto - piú di 100 bibite con acqua e ghiaccio. Una
bomba. La fredda Joplin è l'ultimo sberleffo del
Missouri (Mêsùri, come lo chiamano qui) prima di entrare in Oklahoma
sfiorando un brevissimo tratto di Kansas. La temperatura in meno di un
centinaio di miglia passa da 10 a 30 gradi, come nel pomeriggio di ieri.
Inizia il caldo, e si "arroventa" anche la Route. Grazie alla
provvidenziale Lonely Planet scopriamo un breve tratto ancora
percorribile della vecchissima Route 66:
due metri e sette centimetri in larghezza. L'Oklahoma è lo stato con più
chilometri di strada sul tracciato più o meno originario della Mother
Road. Tant'è che incrociamo un maestoso gruppo di ricchi pazzi
australiani che fa lo stesso nostro viaggio, ma seriamente. Una colonna
con 40 auto, alcune d'epoca, tutte con bandiera al finestrino, e 20-25
bikers rigorosamente in Harley Davidson. Quando sei qui, in queste
distese sconfinate di libertà (ben vigilata, soprattutto per la
velocità) capisci che la Harley, con la sua estetizzante poesia, col
placido rombo dominante, sarebbe in realtà l'unico vero modo di intendere da
Route. Premiante e contestualizzato. E la Ford Escape con la quale sino
al giorno prima facevi lo sborone perché in fondo "quelli in moto si
prendono la pioggia e il gelo", ti fa sentire improvvisamente uno
sfigato. Un impiegato del catasto della Route. Pollo fritto per
dimenticare in un localino che più americano non si può (quando le
cameriere parlano velocemente non capisco una beata fava ma intuisco il
senso e poi mi arriva comunque quello che hanno deciso loro), e via
verso Tulsa, che ha poco da dare ma almeno un consiglio non lo
risparmia. È per gli acquisti, e viene dallo studio di un legale:
Divorce, 100 $. 80 euro per un divorzio. Se si sapesse in Italia,
quanta gente prenderebbe immediatamente la residenza qui?
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