Attimi di relax in un luogo speciale per Elena Sofia Ricci, stella di prima grandezza della fiction di casa nostra. Capace di passare dal set de «I Cesaroni» di Canale 5, dov’è tornata nella stagione attualmente in onda per interpretare il ruolo dell’amorevole e (stavolta) un po’ fatale Lucia, a quello di «Che Dio ci aiuti», su Raiuno, dove nel 2013 tornerà a interpretare il ruolo dell’energica suor Angela. Inevitabili, i bilanci. «“I Cesaroni” stanno andando abbastanza bene» dice l’attrice «e a Mediaset sono soddifatti, anche se stavolta c’è qualche problema in più con gli ascolti, che sono però frammentati su ogni rete televisiva. Forse stiamo pagando un po’ il fatto di far interagire meno i ragazzi con gli adulti nello sviluppo del racconto. Ma è un discorso che riguarda soprattutto gli sceneggiatori, chi si occupa della scrittura degli episodi».
Accanto ad Elena Sofia, per la prima volta, c’è sua sorella Elisa Barucchieri, danzatrice e coreografa con un vistoso curriculum ma poco nota al grosso pubblico. «Ci mostriamo insieme solo ora» prosegue la Ricci «perché il nostro è un rapporto speciale che andava difeso. Qualche giornale in passato ci ha proposto di fare foto modello “sorelline ai fornelli”. Non era roba per noi. Qui siamo al Teatro Valle di Roma, dove si è tenuto “Anima”, il nuovo spettacolo di Elisa, e dove io feci “Il bugiardo” di Goldoni. Un posto che ci accomuna. Siamo figlie dello stesso papà ma abbiamo mamme diverse. Io ho tenuto il nome materno. Di fatto ci siamo conosciute solo 20 anni fa. Elisa è straordinaria, la vera artista di famiglia, insieme con mio marito Stefano, compositore. Loro sono in grado di creare davvero qualcosa, io sono solo un’interprete. Certo, non risponde al telefono, le devo ricordare di andare a fare le visite mediche, è molto distratta. Ma dietro quest’apparenza di donna “sparpagliata”, si nasconde un tesoro».
Interviene Elisa: «Elena Sofia è splendida: onesta, integra, generosa, di una generosità che spesso le si ritorce contro. Difetti? Parla tanto, ma ora un po’ meno. Un momento che ci unisce? Anni fa: eravamo insieme sul lettone mezze addormentate a vedere in tv “Carràmba, che sorpresa!”. A un certo punto passa la storia struggente di due fratelli che non si vedevano da 27 anni. Ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a piangere a dirotto: “Ma è la nostra storia...” ripetevamo fra le lacrime abbracciandoci. Una cosa indimenticabile».
La passione per la danza di Elisa ha radici antiche: sin da piccola, cresciuta sulle Dolomiti.
La passione per la danza di Elisa ha radici antiche: sin da piccola, cresciuta sulle Dolomiti.
«Anche se un’insegnante» aggiunge «mi disse che avevo le ossa troppo grosse per ballare. E le credetti. Ma parlava di danza classica. Con la contemporanea, che viaggia su binari molto meno rigidi, si può spaziare molto di più. Ho scelto come base Gioia del Colle, in Puglia, dove ho per due anni la direzione del teatro locale, e la vicina Giovinazzo, dove c’è un altro spazio attrezzato. La mia compagnia si chiama ResExtensa, tra le pochissime al Sud riconosciute dal Ministero, tra le cosiddette Residenze di danza. Con lei e il gruppo Unità C1 ho realizzato “Anima - Il respiro del Mediterraneo”. È stato definito “spettacolo totale”, giocato sul corpo, la luce, il video, la musica, i costumi... C’è chi è tornato tre volte a vederlo e, giuro, non erano parenti! Ma in futuro mi piacerebbe fare qualcosa che coinvolga anche mia sorella e suo marito».
Elena Sofia la guarda con affetto, e annuisce: «In passato Elisa ha lavorato con me occupandosi delle coreografie di un mio spettacolo. Ma ha così tanto talento che può fare e ha fatto di tutto: dall’Erodiade di Testori alle collaborazioni con Carolyn Carlson. Allestisce spettacoli che neanche i Momix. Una volta per uno spettacolo sul lago di Monticchio, in Basilicata, costruì un galleggiante sull’acqua, con fontane di luce. Memorabile».
(TV SORRISI E CANZONI - DICEMBRE 2012)
(TV SORRISI E CANZONI - DICEMBRE 2012)