Concreto, positivo, accessoriato, aria da vincente naturale, Roberto Parodi è la delizia (o la croce) di tutti gli intervistatori. Basta dargli il là, e ti inonda di parole. Il fratello meno noto di Cristina e Benedetta, travolge col suo invidiabile entusiasmo. Lo stesso che mette nella preparazione del debutto tv, dal 4 dicembre alle 23,20 su Italia 2 con «Raiders' Cafè - E ti bastano due ruote». Già, perché se il nome e il volto di mister Parodi da Alessandria ai più dicono poco, il nostro da anni è un guru per il mondo delle due ruote.
Parodi, lei a bordo di un’Harley Davidson ha girato il mondo. Che cosa ci fa ora vicino a un naviglio dalle parti di Abbiategrasso?
«Perché da Milano-Cape Town alle brevi distanze, rientra tutto nel progetto di questo format, che ho ideato. Dopo essere stato ingegnere e per 20 anni nella finanza, ho lasciato i vecchi lavori, per giocare questa carta».
Di che cosa parlerete a «Raiders Cafè»?
«Di moto, con lo stile leggero e ironico che mi appartiene. Ma solo marginalmente dal punto di vista tecnico. Saranno storie di persone, di viaggi, di emozioni vissute sulle due ruote, dal segmento custom (quelle uniche, di lusso, Ndr), all’Enduro, ai rallye».
Con lei in trasmissione c’è un’altra deb: Veronica Calilli, 25 aani. L’ha scovata a Donnavventura?
«No, a una fiera dell’Eicma, l’Esposizione internazionale del motociclo, per la quale scrivo libri. Aveva alcuni tatuaggi, e mi ha colpito. Il tattoo rimanda istintivamente al nostro mondo».
Da Mediaset che cosa si aspetta?
«Anzitutto sono felice di arrivarci senza raccomandazioni, quando sorelle e cognati se ne sono andati. È un percorso fatto con le mie forze, chiamato da un dirigente che non sapevo essere mio fan. Siamo diventati amici, e mi ha proposto questo programma».
Lei ha due sorelle che come visibilità sono - diciamolo – un po’ impegnative...
«Sì, ma per me sono soprattutto amiche e ora parliamo anche di tv. Però nelle interviste, mi chiedono sempre di loro».
Dica la verità, il suo sogno è che un giorno si dica: Cristina e Benedetta, «Ah, le sorelle di Roberto Parodi».
«È già successo: anni fa, Cristina era ferma all’autogrill con suo marito, Giorgio Gori, e fu notata da un gruppo di motociclisti, che si sono avvicinati al finestrino per dirle: “Tu sei la sorella di Roberto Parodi”».
Per Cristina, uso due aggettivi: passione e rigore.
«Sì, ci sta. Meglio: passione e diligenza. Può apparire un po’ fredda, ma del resto se fai un Tg, mica puoi scatenarti… Lei è tedesca: lavora sodo finché non ha portato a casa il risultato».
Benedetta si aspettava di diventare una specie di Suor Germana, nuovo guru delle ricette?
«Non se l’aspettava, e credo che il boom sia stato più editoriale, che televisivo. Prima ha fatto la rubrica in tv, ma è diventata punto di riferimento dopo l’uscita del libro di “Cotti e mangiati”».
Ha notato che da quando suo cognato Gori è il boss della comunicazione di Matteo Renzi, Renzi veste come Gori? Jeans e camicia bianca.
«Sì? Allora le dirò di più. Se Renzi veste come Gori, allora Renzi veste come vorrebbe Cristina Parodi».
L’altro cognato, Fabio Caressa, è diplomato in Public Speaking. Ma a casa, con Benedetta così loquace, riesce a proferire parola?
«Scherza? Al di là del suo apparire un po’ burbero, un pater familias, Fabio a casa è straccoccolato da una moglie dolcissima e premurosa. Se rinasco, voglio rinascere Fabio Caressa».
L'AUGURIO DI CRISTINA E BENEDETTA
Sia Cristina che Benedetta sono più giovani di Roberto, e i tre fratelli risultano da sempre legatissimi. Ecco l’augurio dell’ultimogenita di casa Parodi: «Sono un po’ gelosa perché da adesso in avanti, tutti sapranno quanto è figo! In bocca al lupo, fratellone, ma d’ora in poi non fare più viaggi lunghi e pericolosi!».
Ecco infine la voce di Cristina, la tele-veterana: «Robi ne ha fatta di strada con la sua moto in giro per il mondo... Gli auguro che questo programma sulle reti Mediaset sia l’inizio di un nuovo viaggio, altrettanto entusiasmante, che lo porti molto lontano... Se lo merita: è il più artista di noi tre, e certamente quello che ha più talento!».
(TV SORRISI E CANZONI - NOVEMBRE 2012)
Parodi, lei a bordo di un’Harley Davidson ha girato il mondo. Che cosa ci fa ora vicino a un naviglio dalle parti di Abbiategrasso?
«Perché da Milano-Cape Town alle brevi distanze, rientra tutto nel progetto di questo format, che ho ideato. Dopo essere stato ingegnere e per 20 anni nella finanza, ho lasciato i vecchi lavori, per giocare questa carta».
Di che cosa parlerete a «Raiders Cafè»?
«Di moto, con lo stile leggero e ironico che mi appartiene. Ma solo marginalmente dal punto di vista tecnico. Saranno storie di persone, di viaggi, di emozioni vissute sulle due ruote, dal segmento custom (quelle uniche, di lusso, Ndr), all’Enduro, ai rallye».
Con lei in trasmissione c’è un’altra deb: Veronica Calilli, 25 aani. L’ha scovata a Donnavventura?
«No, a una fiera dell’Eicma, l’Esposizione internazionale del motociclo, per la quale scrivo libri. Aveva alcuni tatuaggi, e mi ha colpito. Il tattoo rimanda istintivamente al nostro mondo».
Da Mediaset che cosa si aspetta?
«Anzitutto sono felice di arrivarci senza raccomandazioni, quando sorelle e cognati se ne sono andati. È un percorso fatto con le mie forze, chiamato da un dirigente che non sapevo essere mio fan. Siamo diventati amici, e mi ha proposto questo programma».
Lei ha due sorelle che come visibilità sono - diciamolo – un po’ impegnative...
«Sì, ma per me sono soprattutto amiche e ora parliamo anche di tv. Però nelle interviste, mi chiedono sempre di loro».
Dica la verità, il suo sogno è che un giorno si dica: Cristina e Benedetta, «Ah, le sorelle di Roberto Parodi».
«È già successo: anni fa, Cristina era ferma all’autogrill con suo marito, Giorgio Gori, e fu notata da un gruppo di motociclisti, che si sono avvicinati al finestrino per dirle: “Tu sei la sorella di Roberto Parodi”».
Per Cristina, uso due aggettivi: passione e rigore.
«Sì, ci sta. Meglio: passione e diligenza. Può apparire un po’ fredda, ma del resto se fai un Tg, mica puoi scatenarti… Lei è tedesca: lavora sodo finché non ha portato a casa il risultato».
Benedetta si aspettava di diventare una specie di Suor Germana, nuovo guru delle ricette?
«Non se l’aspettava, e credo che il boom sia stato più editoriale, che televisivo. Prima ha fatto la rubrica in tv, ma è diventata punto di riferimento dopo l’uscita del libro di “Cotti e mangiati”».
Ha notato che da quando suo cognato Gori è il boss della comunicazione di Matteo Renzi, Renzi veste come Gori? Jeans e camicia bianca.
«Sì? Allora le dirò di più. Se Renzi veste come Gori, allora Renzi veste come vorrebbe Cristina Parodi».
L’altro cognato, Fabio Caressa, è diplomato in Public Speaking. Ma a casa, con Benedetta così loquace, riesce a proferire parola?
«Scherza? Al di là del suo apparire un po’ burbero, un pater familias, Fabio a casa è straccoccolato da una moglie dolcissima e premurosa. Se rinasco, voglio rinascere Fabio Caressa».
L'AUGURIO DI CRISTINA E BENEDETTA
Sia Cristina che Benedetta sono più giovani di Roberto, e i tre fratelli risultano da sempre legatissimi. Ecco l’augurio dell’ultimogenita di casa Parodi: «Sono un po’ gelosa perché da adesso in avanti, tutti sapranno quanto è figo! In bocca al lupo, fratellone, ma d’ora in poi non fare più viaggi lunghi e pericolosi!».
Ecco infine la voce di Cristina, la tele-veterana: «Robi ne ha fatta di strada con la sua moto in giro per il mondo... Gli auguro che questo programma sulle reti Mediaset sia l’inizio di un nuovo viaggio, altrettanto entusiasmante, che lo porti molto lontano... Se lo merita: è il più artista di noi tre, e certamente quello che ha più talento!».
(TV SORRISI E CANZONI - NOVEMBRE 2012)