Spingi, mollichina!» Che tradotto in siciliano stretto si dice «Ammutta muddica». Ovvero il titolo dello show con cui i battaglieri Aldo, Giovanni e Giacomo tornano a teatro dopo ben sei anni. Sedersi con loro al tavolo di una trattoria milanese, è un concentrato di irripetibili emozioni.
Come la mette un comico quando deve far ridere, quando attorno c’è ben poco da ridere?
Aldo: «Il comico attinge dove c’è più disgrazia. Finché non è censurato va bene, e nel disastro ci sguazza».
Se vi eleggessero Presidenti della Repubblica, quali colleghi nominereste senatori a vita?
Giovanni: «Maurizio Crozza».
Aldo: «Ficarra, che mi ha confidato il suo sogno di diventare un giorno sindaco di Palermo; mi farà assessore».
Giacomo: «Teo Teocoli».
Anche se è noto per essere un po’ irrequieto?
Giacomo: «Perché non conosce Crozza e Ficarra! Non è che il comico dev’essere per forza pulitino, ordinatino...».
Voterete per Beppe Grillo?
Aldo: «Sì».
Giovanni: «Sì, voterò il Movimento 5 stelle».
Giacomo: «No».
Questo nuovo show ha un titolo un po’ complicato...
Aldo: «È solo complicato da dire. Significa: spingi, mollichina! Che vuol dire diamoci da fare, rimbocchiamoci le maniche in un momento un po’ complicato per tutti. Vedrà che diventerà popolare come “Prisencolinensinainciusol” e “Supercalifragilistiche...».
Il successo, negli ultimi anni, vi ha un po’ impigrito?
Giovanni: «È l’età, che ci impigrisce...».
Giacomo: «Smentisco. Noi siamo i comici più prolifici d’Italia: dal ‘92 abbiamo fatto quattro spettacoli, sette film, partecipazoni tv...».
Aldo: «È vero, rispetto all’attesa che c’è, usciamo meno».
Veniamo allo show, diretto da Arturo Brachetti, come il precedente «Anplagghed». Come sarà?
Giovanni: «Una serie di quadri, di sketch, nei quali si riderà a modo nostro. Seguiti anche dietro le quinte da alcune telecamere, che mostreranno quel che succede come se fosse improvvisato. Ovviamente non è così, ma ricorda “Rumori fuori scena”».
Sempre vittime e carnefici, ribaltando di volta in volta i ruoli?
«Certo. Ci saranno per esempio tre pazienti in ospedale: due sfigati e uno molto ricco, che si scoprirà aver fatto licenziare gli altri due; ma anche tre topi da laboratorio, sottoposti a ogni sorta di allucinante esperimento; e due sminatori, alle prese con una bomba molto sofisticata, che tentano di disinnescare con un robottino, Giacomo, che è peggio di loro; infine, un tatuatore killer - che modestamente sono io - con un assistente che non ama i tatuaggi e Aldo come vittima. Il tutto nel negozio di una cinese, Silvana Fallisi, che vende e ripara di tutto».
Finita la tournée, che debutta a Pavia il 30 novembre, lo show andrà in tv, su Canale 5, a fine 2013. Ma per vedere il trio ancora al cinema, bisognerà aspettare l’anno dopo.
(TV SORRISI E CANZONI - NOVEMBRE 2012)
Come la mette un comico quando deve far ridere, quando attorno c’è ben poco da ridere?
Aldo: «Il comico attinge dove c’è più disgrazia. Finché non è censurato va bene, e nel disastro ci sguazza».
Se vi eleggessero Presidenti della Repubblica, quali colleghi nominereste senatori a vita?
Giovanni: «Maurizio Crozza».
Aldo: «Ficarra, che mi ha confidato il suo sogno di diventare un giorno sindaco di Palermo; mi farà assessore».
Giacomo: «Teo Teocoli».
Anche se è noto per essere un po’ irrequieto?
Giacomo: «Perché non conosce Crozza e Ficarra! Non è che il comico dev’essere per forza pulitino, ordinatino...».
Voterete per Beppe Grillo?
Aldo: «Sì».
Giovanni: «Sì, voterò il Movimento 5 stelle».
Giacomo: «No».
Questo nuovo show ha un titolo un po’ complicato...
Aldo: «È solo complicato da dire. Significa: spingi, mollichina! Che vuol dire diamoci da fare, rimbocchiamoci le maniche in un momento un po’ complicato per tutti. Vedrà che diventerà popolare come “Prisencolinensinainciusol” e “Supercalifragilistiche...».
Il successo, negli ultimi anni, vi ha un po’ impigrito?
Giovanni: «È l’età, che ci impigrisce...».
Giacomo: «Smentisco. Noi siamo i comici più prolifici d’Italia: dal ‘92 abbiamo fatto quattro spettacoli, sette film, partecipazoni tv...».
Aldo: «È vero, rispetto all’attesa che c’è, usciamo meno».
Veniamo allo show, diretto da Arturo Brachetti, come il precedente «Anplagghed». Come sarà?
Giovanni: «Una serie di quadri, di sketch, nei quali si riderà a modo nostro. Seguiti anche dietro le quinte da alcune telecamere, che mostreranno quel che succede come se fosse improvvisato. Ovviamente non è così, ma ricorda “Rumori fuori scena”».
Sempre vittime e carnefici, ribaltando di volta in volta i ruoli?
«Certo. Ci saranno per esempio tre pazienti in ospedale: due sfigati e uno molto ricco, che si scoprirà aver fatto licenziare gli altri due; ma anche tre topi da laboratorio, sottoposti a ogni sorta di allucinante esperimento; e due sminatori, alle prese con una bomba molto sofisticata, che tentano di disinnescare con un robottino, Giacomo, che è peggio di loro; infine, un tatuatore killer - che modestamente sono io - con un assistente che non ama i tatuaggi e Aldo come vittima. Il tutto nel negozio di una cinese, Silvana Fallisi, che vende e ripara di tutto».
Finita la tournée, che debutta a Pavia il 30 novembre, lo show andrà in tv, su Canale 5, a fine 2013. Ma per vedere il trio ancora al cinema, bisognerà aspettare l’anno dopo.
(TV SORRISI E CANZONI - NOVEMBRE 2012)