«Con Mediaset ho ancora un
anno e mezzo di contratto, e mi sono trovato benissimo. L’azienda mi ha chiesto
di studiare un progetto, che è quello di tornare a fare tv in mezzo alla
strada, come ai miei esordi. Oggi è il posto migliore dove stare per raccontare
la realtà, altroché uno studio».
Piero Chiambretti, in onda su
Radio 2 con «Chiambretti ore 10», pensa al suo ritorno in video. «Ma con calma»
dice «perché a volte rispetto alla tv si dice che è meglio restare alla finestra.
E in qualche caso anche chiuderla». Però la cosa è nell’aria, «anche se non c’è
niente di definito. Si tratterà di una seconda serata di Italia 1, durante la
quale tornerò in strada, ma non come “Portalettere”, sarebbe assurdo, né per
provocare, prendere insulti e mazzate, come l’ennesimo rompiballe. Devo trovare
una formula che sia lontana dal tipo che corre col microfono inseguito da una
telecamera, lontano da “Le iene”, “Striscia”, “Report”, e quant’altro. E non
avere una durata obbligata: se c’è stata caccia grossa, ci si dilunga,
altrimenti si accorcia dando solo il meglio».
(TV SORRISI E CANZONI - OTTOBRE 2012)