giovedì 20 settembre 2012

TEO MAMMUCARI * «NON CI SI METTE NIENTE A FARMI PASSARE PER STRONZO»

Ho visto uno che si lanciava da dieci metri in una vasca con dentro 20 centimetri di cioccolata. Pensavo: adesso questo si ammazza… Invece, come se niente fosse, o quasi».
Per Teo Mammucari, padrone di casa della sesta edizione de «Lo show dei record», dal 13 settembre in prima serata su Canale 5, i guinness ormai sono pane quotidiano. In otto settimane, compreso un «Meglio di», ospiterà di tutto: dall’uomo più alto del mondo (il turco Sultan Kosen, due metri e mezzo) al montanaro nepalese di 54 centimetri; dagli uomini volanti (due fenomeni in grado di volteggiare per un minuto sospesi in un vortice d’aria, a 15 metri d’altezza), ai Guerrieri Goja, che non conoscono il dolore e col proprio corpo distruggono qualsiasi oggetto: mattoni, noci di cocco, persino tappeti chiodati.

Mammucari, quali sono i record che l’appassionano di più?
«Per esempio una donna di 88 anni, che ospiteremo, che è l’atleta in attività più anziana del mondo. E poi gli indiani…».
Perché, che cosa fanno di speciale, gli indiani?
«Cose raccapriccianti e disumane… Si infilano ganci in bocca, li fanno uscire dal naso, e con le ossa spostano macchine… Pazzesco. Gente che dedica la vita a fare questo, mi fa riflettere».
Sulla loro stabilità mentale?
«No, sul fatto che con decenni di allenamento, qualsiasi traguardo uno si ponga nella vita, lo può tagliare. Penso però che il fatto di coltivare queste passioni, voler diventare un fenomeno, nasca dalla necessità di superare un dolore, un trauma psicologico».
Lei ce l’ha, un guinness personale?
«Non lo sa quasi nessuno, ma sono un drago nell’alfabeto numerico. Mi dica una parola».
Capannone.
«3-1-14-1-12-12-13-12-5 (tradotto all'istante, Nda). In pratica ho trasformato in numeri le corrispondenti lettere dell’alfabeto. Ho imparato a farlo a scuola, quando copiavamo i compiti e ci passavamo le informazioni con questo linguaggio cifrato».
Dalle insegnanti gabbate a «Lo show dei record», in prima serata su Canale 5, dopo D’Urso, Perego e Scotti…
«Ecco, forse questo è il mio record, e la mia soddisfazione: approcciarmi sempre a programmi diversi. Essere arrivato a questa prima serata importante e diversa per me. È una sfida. E presto ne farò un’altra, per Canale 5».
Di che cosa si tratta?
«È il talent sulla magia: “The Illusionist”, che doveva fare la Marcuzzi e che poi ho ereditato io: 36 maghi da tutto il mondo si sfidano per vincere un contratto a Las Vegas, ovvero il massimo per la loro espressione artistica. Dovrebbe andare in onda a gennaio».
Lavora su una grande rete con un pubblico familiare. Proprio lei che si è faticosamente conquistato la fama di antipatico…
«Vero, ma non sono così. A far passare per str... Mammucari non ci si mette niente: ho fatto gli scherzi telefonici di “Libero”, su Raidue, che giocavano su quello. Ma è come vedere il film col serial-killer e pensare che l’attore lo sia anche nella vita. Forse è questa la mia bravura: saper giocare su più corde. Per ora faccio questo. Ma nulla vieta che possa ritornare al passato…».

(TV SORRISI E CANZONI - SETTEMBRE 2012)

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