venerdì 13 luglio 2012

LAURA ESQUIVEL * «QUASI QUASI VENGO A VIVERE IN ITALIA»

Gli affettati non li tocca, ma solo perché chiacchiera senza prendere fiato. In compenso il risotto alle fragole lo spazzola allegramente dal piatto, e non rinuncia neppure all’insalata con pezzetti di aragosta.
Insomma, non si può dire che Laura Esquivel, in un ristorante milanese per il lancio di due nuovi programmi su Super! (in chiaro sul 47 del digitale terrestre, Sky canale 625), non faccia onore al cibo italiano. Con una netta preferenza per la classica pizza, che però oggi latita.
18 anni, argentina, la figlia che tutti vorrebbero avere è accompagnata da mamma, scura di capelli e seduta tranquilla nonché distratta a un altro tavolo. Il successo planetario delle due serie de «Il mondo di Patty» sembra un’eco lontana. Davanti agli occhi ho solo una ragazza semplice ed entusiasta che non lesina sorrisi e positività. Merce che a occhio e croce non è neppure di circostanza. Lo conferma Massimo Bruno, direttore dei canali tv De Agostini: «Lavorare con lei è un onore, perché mescola bravura, freschezza e disponibilità: doti rare da trovare tutte assieme. È così amata e popolare, che appena è atterrata a Milano, su Twitter l’hashtag #bentornatalaura è balzato al top». Ma parliamone direttamente con lei.

Laura, quante volte sei già stata in Italia?
«Facendo due conti… Questa è la settima, e ogni volta mi batte il cuore. Sono arrivata il 24 giugno e il primo agosto tornerò nel mio Paese. Faccio base in Romagna, lì realizziamo quasi tutto».
E che cosa sei venuta a fare?
«Due programmi per “Super!” che vanno dal lunedì al venerdì: “La posta di Laura”, in onda dal 16 luglio alle 19,35, nel quale rispondo alle domande dei ragazzi che mi scrivono a lapostadilaura@deagostini.it, dalla loro vita privata agli amici alle curiosità, per poter dare spero qualche buon consiglio; e poi “Giro giro tour”, dal 3 settembre alle 20,30. Uno spettacolo dove canto, ballo, presento… Insomma, faccio un po’ di tutto, e la cosa mi piace tantissimo».
Di fatto, è una gara di ballo…
«Si, è con me c’è Leon Cino, il ballerino vincitore della terza edizione di “Amici”, che fa anche da coreografo per le due squadre che si scontrano fra vari giochi, come un karaoke, e tanto altro».
Giovane, semplice, argentina… Un’anti Belen Rodriguez?
«Mannò, perché anti? Belen l’ho conosciuta sul set di “Natale in Sudafrica”, dove ho fatto un piccolo ruolo lo scorso anno, ed è anche simpatica».
Che cosa fanno i tuoi genitori?
«I medici. Mia madre è ginecologa, e mio padre urologo. Infatti quand’ero molto più piccola mi hanno nascosto il loro lavoro».
Che cosa ti piace ascoltare?
«Una ragazza mi ha scittto che adora i One direction, che a me invece non fanno impazzire… Ma ho fatto follie per i Tears for Fears, e i Duran duran sono andata persina ad aspettarli davanti all’albergo».
È vero che hai scelto personalmente le canzoni di «Giro giro Tour»?
«Sì, e abbiamo girato anche un video per la sigla. Tra i brani c’è di tutto, persino “Il ballo del mattone” e Rita Pavone, che ascoltava mia nonna, di origine italiana».
Ti aspettavi un successo così grande per «Il mondo di Patty»?
«Onestamente no, né io né la produzione. La cosa ci è sfuggita di mano».
Lo consideri un capitolo chiuso?
«Sì, è stato un capitolo importantissimo della mia vita e della mia carriera, ma è finito. E anche se dovessero girare una terza stagione, che non è comunque prevista, io non ci sarò».
A che cosa hai dovuto rinunciare per il successo?
«Alla compagnia di un po’ di amici. Che sono di due livelli: quelli che conosci da sempre, e che non perdi mai. E quelli che faticano a capire che se ti assenti un po’ è perché devi fare il tuo lavoro. Ma poi torni e fai una vita normale. Perché la gente si interessa tanto alla vita privata delle persone che diventano famose?».
Sei fidanzata?
«No, per ora sto bene così, e comunque preferisco non parlarne».
Senti la responsabilità di parlare ai ragazzi?
«Certo. Una di 17 anni mi ha scritto dicendo che voleva farsi un tatuaggio ma che i genitori non erano d’accordo, e voleva sapere come comportarsi. D’istinto le avrei detto: fallo comunque. Invece poi ci ho pensato meglio, e le ho risposto di aspettare un po’, di capire, perché quando si è adolescenti si possono provare – come succede a me – sentimenti contrastanti, si può cambiare idea nel giro di poco… Meglio darsi del tempo».
Voi che siete nello spettacolo date, volenti o nolenti, messaggi importanti anche sul piano estetico, fisico. C’entrano, di riflesso, problemi come anoressia, bulimia…
«In Italia su questo siete più permissivi. In Argentina per esempio nelle campagne pubblicitarie sui tabelloni stradali, se la fotografia di una ragazza è modificata al Photoshop, c’è l’obbligo di scrivere con un asterisco: “Questa foto è stata ritoccata…”».
Potrebbe trasferirsi in Italia?
«Ci penso e ci ho pensato. Vedremo anche che cosa mi offirà il lavoro in futuro, ma perché no? La amo così tanto…».

(TV SORRISI E CANZONI - LUGLIO 2012)

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