Vengo a sapere - con non poco stupore - che Tv Blog non è fra le 100 testate che assegneranno il 52° Premio Tv 2012, naturale evoluzione del Premio regia televisiva di Daniele Piombi.Ora, è vero che nella vita ci sono ben altri problemi (per dire: va in onda anche Giorgio Panariello, quindi...), è vero che tutti - per prima cosa gli interessati - possono superare tranquillamente il trauma; è vero anche che con pilatesca decisione pare che gli organizzatori abbiano deciso di invitare alla serata di premiazione un rappresentante del miglior sito che si occupa di televisione. Tutto vero, ma non è un'incongruenza?
Per salvare la forma, si ammazza la sostanza. Mi piacerebbe sapere (chiederò l'elenco) quali sono le 100 testate titolate ad assegnare gli awards italiani. Se scopro che nel novero ci sono anche Cavallo Magazine e Sale e pepe, però, va a finire che mi perplimo un po'.
In una galassia, come quella televisiva, dove la centralità del web è sempre più evidente, fra rimandi anche pretestuosi e sottopancia twitteriani, si decide di lasciare fuori dall'assegnazione dell'unico premio tv rimasto (siamo orfani di Telegatti e i Teleratti non possono bastare) una testata - credo sia la più diffusa sulla rete in quest'ambito - che in modo minuzioso, a volte quasi maniacale, segue le cose televisive. E' come fare una torta senza mettere la farina. Dice: le testate sono 100, si fa a turno. Li convocheremo il prossimo anno. E quest'anno, chi c'è? Non avrammo mica chiamato un tappezziere a riparare la caldaia? Si attendono delucidazioni da Gigi Vesigna, presidente dell'Accademia di garanzia del Premio Tv. Sarebbe carino.
Per salvare la forma, si ammazza la sostanza. Mi piacerebbe sapere (chiederò l'elenco) quali sono le 100 testate titolate ad assegnare gli awards italiani. Se scopro che nel novero ci sono anche Cavallo Magazine e Sale e pepe, però, va a finire che mi perplimo un po'.
In una galassia, come quella televisiva, dove la centralità del web è sempre più evidente, fra rimandi anche pretestuosi e sottopancia twitteriani, si decide di lasciare fuori dall'assegnazione dell'unico premio tv rimasto (siamo orfani di Telegatti e i Teleratti non possono bastare) una testata - credo sia la più diffusa sulla rete in quest'ambito - che in modo minuzioso, a volte quasi maniacale, segue le cose televisive. E' come fare una torta senza mettere la farina. Dice: le testate sono 100, si fa a turno. Li convocheremo il prossimo anno. E quest'anno, chi c'è? Non avrammo mica chiamato un tappezziere a riparare la caldaia? Si attendono delucidazioni da Gigi Vesigna, presidente dell'Accademia di garanzia del Premio Tv. Sarebbe carino.