Pur essendo strenuo difensore del diritto d'autore sulla cazzata (ho
tolto tutta la mia stima a Daniele Luttazzi, che copiava a man bassa dai
comedians americani facendo impropriamente il figo in Italia), mi tocca
dire che la polemica su Maurizio Crozza e le battute saccheggiate dal web è piuttosto
stupida e pretestuosa. Le battute, buone o scarse che siano, non sono
sempre e solo frutto di genialità, come vorrebbe far
credere il narcisismo di chi le partorisce. Rientrano, nella maggior
parte dei casi, in un buon mix fra luoghi comuni destrutturati e
velocità d'esecuzione. Se hai un po' di mestiere, non è detto che uno
spunto felice che tu hai in questo momento, non lo possa avere tra
un'ora un'altra persona. Ed essendo i social network il collettore di
milioni di teste, è ovvio, per la legge dei grandi numeri, che vi si
troverà il meglio. È altrettanto ovvio di conseguenza che autori pigri vadano a
scopiazzare qua e là, in questo mare. Quindi amico, se hai così così a
cuore la tua idea, non divulgarla in pubblico perché una quota di
furbesco copia e incolla senza citazione sarà inevitabile. Già, ma non
lo puoi fare perché il tuo ego ti suggerisce il contrario. Allora non
lamentarti, no?